Autore: Saverio Chiti
di un freddo febbraio,
e da subito constatai
che mai più
avrei percepito terra
sotto i miei piedi.
Attesi invano
fino alla nuova alba
ma nessuno arrivò,
adesso nonostante
diverso parere
mi confondo
col fondo marino.
Affogai per necessita
falsa promessa,
forse non ero atteso
o quantomeno desiderato
da chi respinge i sogni…
Adesso nel mare
degli estinti
navigo senza clamore,
e sul fondale mi confondo
fra spugne e Posidonie,
mentre i pesci
sono gli unici
ad avermi accettato,
nonostante
la mia diversità
di condizione.
Laddove loro
nuotano felici,
io silente
affogo quella speranza
chiamata condivisione.