A fridda negghia passa a manu ‘e lavuri
a priari ddu tunnu ‘i celu
sulu rispiru r’un dumani chi tonna
ogni vota chi pozzu chiamariti amuri.
e cugghiemu i frutti dà stasciuni d’oru.
La fredda bruma cederà al biondo grano..
S’alza malinconico il mio canto
sull’orlo sospeso rimango
e dentro un pugno chiuso stringo
il tuo pensiero elevando il mio
alla preghiera verso quella Volta dove
s’estingue la fiamma e luce nasce.
Non un verde sotto la bruma
solo il respiro di un domani che torna
ogni volta che posso chiamarti amore.
E nell’immensità di un silenzio ch’allunga il passo
ascolteremo le note dell’eternità
e raccoglieremo i frutti della stagione d’oro.
E la fredda bruma cederà al biondo grano.
Complimenti Rasi, la traduzione eccellente lascia traspirare tutta la bellezza e spessore della Tua poesia dialettale che risultava per alcuni poco decifrabile è proprio una gran poesia. grazie!
Complimenti Rasi…. Ho apprezzato di più la traduzione xche a dir il vero faccio fatica a capire il dialetto!
Poesia molto intensa e bellissima e quella speranza degli ultimi versi tivriempono di gioia x un domani migliore è fatto d amore