Archivio mensile:Gennaio 2024

C’est assez

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Autore: Rasimaco –

*
Mi servono poche parole,
appena qualche verso
per esporre il mio silenzio.

Ho tutto il resto,
il ronzio delle api
o il canto dell’ape regina a primavera,

il gorgoglio d’una roggia
o lo scrosciar delle sue acque
sui sassi in fondo all’ansa.

E quando l’afa incombe
d’un bogolar la frescura
che con il gracidar delle rane
ed il frinir dei grilli
riempion l’aria d’allegra festa.

Agli altri lascio
l’onor dei pulpiti ed il fragor degli applausi
delle palandrane in prima fila.

Ti sento

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Autore: Imma Telly –

Un bacio mamma
Ovunque tu sei, ci Sei
Ti sento.

Oggi e Sempre.

Spero con papà, Vincenzo,
Franco e Gina.

Nell’ incanto di estasiante luce, maestosa bellezza
e infinita pace.

Nei dipinti giardini
degli Angeli.

Ti sento,oggi meno
Di domani e più di Ieri.

I colori della vita

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Autore: La Passionaria –

Avvicinati,
raccogli l’ultimo germoglio
di grano,
ripiegato sotto il gelo,
estirpa ogni gramigna che
lo ghermisce,
sostienilo con amore…

Così cura te stesso.

Cambia vita, amala
perché ti fu donata con
amore,
irrobustiscila di virtù.
Irrorala, nutrila di luce.

Non affidare all’inganno
il senso della tua vita,
non spenderla d’azzardo,
per provare l’ebbrezza
di un gesto frettoloso,
che ti faccia sentire
eroe per un momento.

Spendila in fatica di sorrisi.
Spendila costruendo il tuo
domani.

Guarda ed ammira,
con quanto amore crea
la sua tana, una volpe astuta.

Ricercane il senso,
cogli le sue forti fragranze,
adornala di bellezza,
la tua vita.

Alimenta ogni mattino
con pane di speranza,
che sola, dipinge
i verdi sentieri del futuro…

Amala, figlio! Vivila,
colorala di senso,
e non avrai vissuto invano,
la tua vita.

Celestiale

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Autore: La Passionaria –

Sento le tue mani
che scelgono su quale
parte del mio corpo
lasciarsi andare…

Per regalarmi
emozioni incredibili…

Sento
la voglia dei tuoi baci
che desiderano percorrere,
con dolce passione
le mie labbra…

Per poi continuare
nell’oblio dell’estasi…

Sento
Il pulsare del mio cuore
incantato d’amore,
al solo pensiero
che tra poco
entrerai in me,
con l’ardore
di un uomo innamorato
senza confini….

Sento la magia
dell’amore che vive
In noi passionali senza limiti,
il tuo sguardo si poserà sulle
mie palpebre
abbassate e incerte,
baci e sorrisi riaccenderanno
di nuovo il battito incauto del
cuore…

E se tutto ciò debba essere amore
… che finalmente, amor sia.

E la neve continuava a fioccare

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Autore: Rasimaco –

27 Gennaio 1945
*
Il silenzio ormai non ha più segreti
la memoria è colma di ceneri
e del tanfo dei fumi.
Ho respirato piano per non sentire il vento
e la neve continuava a fioccare
in quel gelido inverno.
Anche le preghiere son state vane
-paura e tremore-
fantasmi, troppi fantasmi
e le mie ossa al punto d’arrivo.
Lo sguardo fisso a quel cielo pieno di stelle
ma solo… per altri.
Ed il cuore continua a battere
tra le assi malferme…
-paura e tremore-
ormai il tempo si è fermato
davanti a quel vagone
ed alla scritta:
“Arbeit macht frei”

Amo il mare

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Autore: La Passionaria –

Amo l’odore del mare,
che biancheggia sotto il
maestrale…

Amo il suo silenzio,
amo il mare quando con lui
non riesco a stare,
amo ogni gabbiano che
lontano riesce ad andare…

Amo il mare, lambito da
un onda timida e silenziosa
che sà infuriarsi,
quando le parole dell’amore
non riesce ad ascoltare…

Amo la brezza leggera, che
trasporta profumi delicati,
dove tutto riecheggia in un
senso di certezza…

Lo amo, e nessuno non può
lasciarmi,
liberamente nei miei sogni
volare…

Ritrovare me stessa

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Autore: Elena Artaserse –

Affacciata alla finestra dei ricordi
affido la mia vita ai sogni.

Lo specchio nero
sta cancellando
il mio tempo, caparbiamente
e non rimanda l’altra metà  di me.

Come in un tunnel cerco un bagliore
tra i fantasmi del buio.

Scure ombre s’addensano nello spazio che abbraccia le mie paure.

Occhi inclementi
mi guardano e tormentano i sensi.

Lacrime pietose leniscono il dolore
fuori e dentro l’anima.

Con un velo d’ansia urlo al Cielo la mia muta preghiera.

Domani

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Autore: La Passionaria –

Limpida e scintillante
come una cascata di
gemme,
come la scia di un ruscello
l’eco di un violino mi riporta
a te…

A te che eri, e non sei luce,
da cercare con gli occhi,
stanchi di oscurità…

Che eri fiamma, oro,
ma anche ghiaccio e sassi,
sguardi, sorrisi,
ma anche lacrime perse…

Un prato verde, uno scoglio
e anche un’onda,
a volte freddo e impietoso,
che mi ha portata al largo,
per poi lasciarmi, sfinita
sulla battigia lucente,
nell’ultimo raggio del sole
al tramonto.

Ascolto ad occhi chiusi
ogni nota e le affido
un messaggio,
che non vorrai più
ascoltare, mentre,
La musica svanisce piano
e con lei il mio pensiero,
che sospeso, rimane…
Aspettando domani.

 

Sul far della sera

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Autore: Elena Artaserse –

Porta con sé
il freddo di novembre
il luccichio incerto
delle stelle.

Scuote gli alberi
un vento di tempesta
da cui negletti pendono
disadorni rami.

Lampi solcano il cielo
e nell’oscurità
che invade la notte
appare il suo sorriso
da cui traspare
la bonomia d’un serpe.

Un mare d’incognite
invade la mente
nei meandri del tempo
e davanti alla Morte
la speranza si inchina.

Le mani dell’uomo

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Autore: Rasimaco –

*
Ho guardato spesso oltre la cresta
di quel vecchio Grilli
tutto sbrecciato e ridotto male,
le mani dell’uomo sono sempre state
cattive.

Hanno scavato anche nelle sabbie
cavando fuori l’anima
e non so cos’altro,
ora
cercano anche in quel mare
carpendogli quell’azzurro intenso
che la tempesta non ha saputo cancellare.