Con gli occhi attenti
ti guardi attorno
in questa casa
ch’è tua nuova dimora,
cerchi chi ti dirà dove sederti
seppure ogni posto
parrà giusto
nella casa del Padre,
giacché con anima e cuore
ti sei donato a noi
anche nel lungo percorso
della sofferenza.
Il silenzio regna in quel luogo,
non servono le parole
per quantificare la tua bontà
così evidente a chi tuttora
d’affetto ti circonda.
Salire alla casa del Padre
è stato l’ultimo tuo atto
di Fede,
e con la semplicità del giusto
adesso da quaggiù ti saluto,
resterai in cuor mio
in attesa di salire anch’io
alla casa,
ma solo se ne sarò degno.
© Saverio Chiti, 21 aprile 2025