Un sacrestano con la sua croce
candele accese ed incensi
e presto annotterà tra i cipressi
com’è già notte sui volti.
Una vita se ne va
un’altra ne verrà
e saranno compleanni
candeline ed evviva
e tutto prosegue all’infinito
con pezzi di cuore strappati a morsi,
ricordi svaniti nell’ultima pagina
bruciata nell’evanescenza del tempo.
Un altro brandello di carta
da aggiungere ai ricordi
un altro filmato
che s’inabissa nell’ecclissi …
Autore: Elena Artaserse
E’ fatto di diamanti
che si specchiano nel mare
l’incanto della luna.
Il suono della risacca
invitante e seducente
a tratti impercettibile
si perde all’orizzonte
nell’immagine di terre lontane
di uomini sconosciuti
a me fratelli.
La brezza carica di salsedine
accarezza gli scogli
e rende spuma
anche il mio respiro.
Vola sull’acqua la mia voce
risuona fioco nel vento
il mio richiamo
si perde nell”immenso.
Autore: Maria Luisa Bandiera
La parola è comunicazione
ma usata male lacera,
blocca, illude e offende
o divide e crea silenzio.
Ma anche il silenzio
è comunicazione
e qualche volta
unisce in comunione.
I silenzi parlano a lungo
ribadiscono un non volere,
urlano un dolore
amano nell’amore.
Ci son silenzi
che sono compassione
e silenzi nati nel bisogno
che pur non osano pregare.
Ci son silenzi
dettati dall’oppressione
e silenzi che usano i lamenti
per tornar ad essere parola!
In un addio,
in ginocchio sulle illusioni,
congedo per un occhio bagnato
una parola si ferma a mezz’aria
oscilla nei suoni
demolendo grigiori d’anima
e nel suo infrangersi
sulle più intime scogliere
apre varchi incontaminati
dove spazia un pensiero indagatore.
Forse … sintesi d’armonia
ma nei silenzi
si perdono fotogrammi di turbamenti.
Autore: Elena Artaserse
Indora le nuvole l’alba
nel sole d’un nuovo mattino
esplodono i colori dell’estate
e scintilla il mare.
Dura il bagliore d’un lampo
il nostro tempo
il cielo scolorisce
e risuonano morbide
le voci della sera.
Momenti di rinnovato stupore
nelle notti di luna
avvolti in una cortina di silenzio
si dileguano i pensieri,
Dolci languori s’assopiscono
i sogni arrivano furtivi
e in magiche suggestioni
si chetano le nostre coscienze.
Autore: Imma Telly
La notte infida e feroce
Scarnifica ogni luna piena.
Il cielo piange fiele
e precipita nei pozzi
di fango e morte.
Dietro il vento porta via
Ogni sorriso e memoria.
Primavera perché rimani
Solo immagine dipinta
Sulle accese tele
Di un pensile giardino
di Van Gogh?
Vieni ti prego
ancora una volta sola
con il tuo estasiante raggio
A baciare il mare.
1
Autore: Saverio Chiti
Quando il vuoto
sarà colmo
e la mia presenza
diverrà assenza,
quando di ogni cosa
sentirai la mancanza
senza che nulla
riempi più il cuor tuo,
quando il buio
sarà l’ unica essenza
e del ricordo
ti ciberai in eterno,
accadrà…
accadrà allora
che il rimpianto
divenga assai evidente,
anche in chi
mi credeva eccessivo
sia in parole
che nella forma.
Quando la luce
diverrà cupo cammino
ti lascerò…
ti lascerò per ombre
dal fatuo destino
e tutto sarà chiaro in te
che della fine
ne accoglierai il bene,
quel bene che arriva
quando la bontà
della vita, ne sposa
l’ ultimo suo confine.
© Saverio Chiti, 23 maggio 2023
autore: mp47pasquino
Agli albori
Lento tumultuoso sgretolare
Coglie graffi
E rotola spento, sterra
E colma vuoti
E affonda
E romba e scuote
In un tremor di guerra
Esplode
Orgia e squassa suolo
E rocce
Faville a guizzar lapilli
E pietre
Pietre in rotolar sgrumando
Svellano, magma a contrarre
Turbine sfavilla,
in gracidare stridulo s’affonda
squassa voragini
a sfaldare granitiche celesti braci
al flusso meteorale degli abissi
s’attrae e sforma corpo
ed ere
nel magma offuscate d’incanto
soffia flebile
un filo d’aria
e la rugiada su ciuffi d’erba
impollinata…
a rinascer timida nuova vita.
Dalla sua arida ed arsa terra
guarda ciò che rimane
dei giorni quando le gambe
ridono senza dolori
ed abita tra le sue mani
lo sconcio di una crepa sul muro.
Tutto un vuoto in quella crepa
fatta di buio e d’ipocrisia,
di speranze e regole selvagge,
anche la fitta al cuore
che non vorrebbe pensieri,
anche se del futuro
c’è l’ombra ormai
dietro la casa di sabbia.
Autore Gabriella Afa
Al cadere del giorno
l’ombra ruba l’attimo al tramonto
e l’anima mia vola felice tra i pensieri
abbandonando gli affanni
mentre le falene
accarezzano lievi le luci soffuse nella stanza.
Dalla finestra ti sento vagare nel buio
e la luna mi segue
con i suoi raggi tesi nella notte.
Corro tra le pagine dei miei sogni
dove erranti dimenticanze
affiorano e colpiscono il cuore.
Passano veloci come onde al passare del vento
mentre il mare riflette le ombre.
Si ferma il tempo oggi
e mentre ritaglio nella mente
le foto dei ricordi
abbraccio la mia luna di vetro trasparente
e sui ciottoli lucidi della strada
cerco le parole non dette
tra le ceneri polverose del tempo passato.
Cade la brina sulla malinconia
e spegnendo le stelle una ad una
tornerò a cercarti nella rugiada del mattino.
Gabriella Afa – Luglio 2013
