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Autore: Rasimaco –
*
Parlami negli occhi mentre stiamo
appesi, seduti all’angolo
dove si apre una porta
a quel mare che si distende quieto
quando labbra di scirocco stanno mute.
Senza voce mi lascerà
il gelo
di una notte, gaudio e tormento
da intermezzi d’euforia scanditi,
d’impulsi che sanno di sarcasmo.
La tua ironia sa di latte
cagliato nel solstizio
e l’alta tensione ha solo sfiorato
lampade al neon
da tempo sbrecciate.
Sudano i miei palmi
nell’attimo dell’ira
condensando intenzioni
sottocoperta.
Ma ora è tardi
per le riflessioni del poi
… e tace l’impulso.