Archivio della categoria: Dedicata

Passi nel buio

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Autore: Saverio Chiti –

Faccio due passi
nel buio
di primo mattino,
quando l’ombra
non mi ha abbandonato
al suo destino
al nascer dell’alba,
c’è molto di me
in questo percorso
di vita,
che dal declivio
dell’oscurità
porta alla beatitudine
del giorno,
per poi risalire
seppure piano
per l’ascesa della sera
verso la nuova notte,
laddove a pieni passi
con ritrovata calma
di nuovo cammino in me,
dentro quell’anima
che mi è vita
la mente mia
si libera così
d’ogni scarico d’amore,
prendendo forza
da questa luce
ch’era ed è il cuore tuo…

Nei passi del buio
un dì m’incamminai
sapendo bene
che ogni cosa
mi avrebbe sorpreso,
come l’amor tuo
che dentro me
divenne dimora,
finché di nuovo
saremo cammino
io e te, ai confini
d’ogni alba sorgiva.

© Saverio Chiti, 23 giugno 2024

_a mamma_

Sensazioni

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Autore: Elena Artaserse –

Un lieve profumo
emana dal roseto
che è tutto un
fremere di sgargianti colori.

S’agitan i petali
lambiti dalla brezza e spruzzan l’aria di polvere sottile.

L’alba avanza
in tutta la sua splendida arroganza e riceve il bacio ardente d’un sole circondato
da ghirlande di nubi dorate nella sua stupefatta immobilità.

Tutt’intorno è silenzio.

Non s’ ode più il fruscio delle foglie cadute e anch’io non oso respirare.

Un turbine d’emozioni
mi conficca nel cuore i suoi uncini crudeli e il singhiozzo sulle mie labbra
si spegne in un gemito soffocato.

Con la sensazione che si stia compiendo il tuo destino
mi riscopro incupita
sotto l’arco d’un limpido orizzonte
a cercare ciò che da tempo ho smarrito.

La speranza in Te Padre Mio!

Leggenda

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Autore: Rasimaco –

*
Gelide sono le tue lacrime
come gelido è il tuo cuore
o Dea,
korè non torna
ed il tuo pianto fiocca
nella sera
a raffiche di greco,
sotto la Montagna di Marzo.

I nostri fuochi sono accesi
e brillano da lontano
nella notte a scaldar
la fonte del tuo dolore
e scioglier la bianca coltre.

Sorridi ora o Dea
il tuo paniere è colmo

al ritorno di Korè doni …

P.S. : Demetra e Persefone un mito che si perpetua di anno in anno…

Il mio sorriso

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Autore: Rasimaco –

*
Il mio sorriso non ha abiti di circostanza
guarda lontano
oltre la cresta dei monti e
si veste del canto.

E quando nelle sere d’inverno
le brezze notturne del Grilli
mi dicon di te
sollevo le fronde aprendo il sipario.

Esperienze

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Autore: Elena Artaserse –

I vecchi sono sempre tristi
hanno il passo greve
lo sguardo penetrante
e l’espressione dolce dei santi.

Hanno il carattere rude
la pacatezza nei gesti
sono sempre stanchi
stillano comprensione
non sono mai invadenti
e amano sentire
il profumo dei fiori.

Se inciampi ti sollevano
con mascherato stento
e tu comprendi
che hai ancora da fare
innumerevoli passi nella vita.
per emulare simile esperienza.

Quando il tuo giorno
giungerà al tramonto
sentirai l’eco delle loro parole
e sarai orgoglioso
d’essere stato un figlio.

 

Ritorno al passato

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Rasimaco –

*
Son venuto solo oggi
come un passante per caso,
c’erano solo fiori appassiti sulla tua tomba
e tutt’intorno erba alta,
la tua voce solo un sussurro
ricordo ormai lontano.

La notte fa freddo
sotto quella lapide bianca
ed il silenzio ti tiene compagnia
oh madre.

Fragile foglia

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” contro la violenza e femminicidio sulle donne”

Autore: Rasimaco –

****
Come albero che un impietoso
inverno spoglia,
come piccola e fragile foglia,
che impetuoso vento stacca
e porta via,
così tu donna
per oscura e malvagia mano
indifesa giaci.

Sono uomini quelli
che senza rimorsi hanno
flagellato il tuo inerme corpo?
Sono uomini quelli
che biechi e laidi hanno
inferto lividi alla tua carne arresa?

Terra d’amore

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*
Squarciate le viscere
urla nel campo la terra
un cane abbaia nel suo dolore.
Sogni d’amore
ci sono stati per quella terra
ora tutto tace
anche se della nostalgia si leva il canto.

Il pianto dell’autunno
non ha più lacrime
troppi occhi si sono inginocchiati.
Forse …
dagli abissi dell’anima
giungerà
quel dire che tanto hai cercato
quell’abbraccio alla tua zolla
che t’è mancato.

La carezza di un sogno

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Autore: Elena Artaserse

In un’atmosfera senza tempo
lasci la terra dei tuoi sogni infranti
e traduci in realtà
la menzogna degli uomini.

In mari sconosciuti ti avventuri
su una scialuppa
che ti allontana
dalle sofferenze e dagli inganni.

Insegui il tuo orizzonte
forse non rivedrai
le tue radici sepolte
amara è la tua sorte.

Cerchi un’isola di libertà
per inseguire la carezza di un sogno.
Il bizzarro tributo
sarà soltanto il canto misterioso delle onde , fratello mio!

Ricordando il caro vecchio Grilli

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Appena un passo a destra,
e nel grido dell’anima
un pensiero nella notte scivola.
Ed i ricordi?
Saranno sempre avvolti dalla nebbia
ricordi ora belli ora tristi
che si drizzano nell’ora del risveglio.
Dai miei pensieri nasceranno riflessioni
che cercheranno volti,
eventi e racconti,
e nello slideshow di quei lineamenti
forse un singhiozzo
forse a lungo trattenuto
nel silenzio la sua voce leverà.

E con i ricordi
sfumeranno i colori dell’albeggio
su quel vecchio caro Grilli*.

*Grilli è il nome antico di un monte del mio paese natale.