Autore: mp47pasquino –
miei getti rampicanti.
ne faccio miei castelli.
d’un seno.
Autore: mp47pasquino –
miei getti rampicanti.
ne faccio miei castelli.
d’un seno.
Autore: Elena Artaserse –
Autore: Elena Artaserse –
A passi lievi
s’avanza
sullo stretto crinale
dell’abisso
dove giacciono i sospiri
di dolori antichi.
Le paure lasciate fuori
nel freddo della notte
nsignificante pausa
che preclude
l’inarrestabile corso
di tanti pensieri mai compiuti.
Spettatori del nulla
a sentire
al di là della porta
l’eco dell’ultima emozione
il coro muto
di mille segreti.
Autore: Saverio Chiti –
So’ stanco
e ‘n mi par più i’ caso,
pecchè anco vest’anno
deo salì su ‘sta croce?
no davvero, ‘n mi va,
glié i’ vero che mi’ babbo
a te ‘omo senza onore
ti diette ‘ome dono
i’ libero arbitrio,
ma tu ‘ome lo spieghi
tutte ‘ste guerre?
e ‘n mi dire che ‘nnera
possibile scongiuralle,
bastava fa’ ragionà i’ cuore
anziché ‘ome sempre
i’ portafoglio o ‘i rancore,
pecchè di vesto e si tratta,
e fa più gola la saccoccia
di morti ammazzati
da le bombe,
pe’ un parla’ di tutte
velle creature
rimaste sotto le macerie
o ammazzate solo pe’
i’ tuo piacere…
ah umanità senza cuore
nascétti e vissi
pe’ trasmette a tutti
libero penziero e amore,
‘osì come donai vita co’ dolore
credendo d’ave assolto
le ‘orpe tua,
ni’ mentre invece tu
credi solo a tu potere!
no, mi dispiace
ma vest’anno e ‘n ci monto
su ‘sta croce,
spero e mi perdoni
i’ babbo mio
‘osì ‘ome le celesti gente
e serve ‘n gesto
che ridesti le menti
accasate ora ni’ torpore,
‘n quarcosa che squarci
i’ petto e i’ cuore
vest’evento che faccia ‘apì
che la via ‘intrapresa
‘n porta a nulla,
se non dolore
e ‘nzegnentamento,
solo allora e ripiglierò
i’ posto mio su ‘sta croce
e de la vita mia vi farò dono,
pecchè ogn’omo e mi’ fratello
sorella mia ogni donna gliè
e pace sia in ogni terra,
tu che or mi deludi
fa sì che i’ mi’ sacrificio
ti sia d’esempio.
So’ or ‘ontento
e co’ passi lenti, ma decisi
m’avvicino a la croce
e scusate se la mi’ voce
or s’incrina,
‘n v’è parte di me
che ‘n sente i’ peso
de l’amor vostro
pe’ i babbo mio,
salirò perciò pe’ i’ pendio
vi farò dono dì perdono
e della pace,
che ‘n voi troverà casa
assieme a qui senso dì giusto
che drento l’anima
vu proverete a scambiar
co’ i’ prossimo venturo,
io certo su la croce morrò
pe’ poi doppo tre giorni
resuscitar assiso a’ i’ cielo.
© Saverio Chiti, Pasqua 2024
Autore: La Passionaria –
Se tu fossi
con me stasera,
tornerei
alla prima giovinezza.
Rivivendo emozioni
oramai sopite,
m’incendierei
di focoso ardore
permettendoti d’entrare
senza peccato,
nell’intima, femminile
mia essenza,
come un ‘ape
nel nettare di rosa.
Non so conquistare il tuo
cuore con parole di passione
e di bramosia sessuale,
e, non so donarmi
nel letto giocando a
cavalcioni.
Non so succhiare il pollice,
come le concubine
della storia antica.
So solo dirti,
amami, ammira la mia anima,
sono come una bambina
che deve ancora crescere,
nella purezza dei valori.
Autore: Elena Artaserse –
Scivolano le ombre della sera
in uno spazio vacuo
senza fondo
precipitano frammenti di ricordi
in un vago intervallo
senza sogni
i tremiti del cuore farsi draghi
e nell’anima
riversarsi arditi.
Ritrova tra le stoppie
dell’asservita mente
abbozzi di domande
la rivalsa
il sentore del tempo perduto
dei tuoi giorni
la resa dei pensieri.
Autore: La Passionaria –
Mi poso
sulle tue calde labbra,
come l’ape si corica sul fiore.
succhiando avidamente
nettare d’amore.
Di te ho bisogno
come la rosa,
del sole e della pioggia
per poter sbocciare.
Dei tuoi occhi,
del tuo cuore,
Stiamo insieme,
navigheremo,
sulla tua nave,
specchiandoci nell’eclissi
del sole;
mentre solcherai il mio
oscuro mare ed alzerai le
vele al vento,
respirando l’immenso,
nel ritrovarci insieme,
nella spiritualità delle
nostre anime.
Di te ho bisogno
per poter nuovamente
amare…
Autore: Elena Artaserse –
Autore: La Passionaria –
C’è una strada davanti
a me;
è piccola e stretta, ma se
mi prendi la mano,
riusciremo ad attraversarla
in due…
E promettimi che cammineremo
accanto per tutto il tempo…
Che quando avrò paura e
tremerò, mi bacerai teneramente
così da sentirti mio…
Supereremo insieme tutti gli
ostacoli e le tempeste
che ci colpiranno;
e ci riscalderemo col calore
delle nostre carezze, amore…
Amore, il mio cammino, il mio
futuro non conta nulla senza
te.
Il mio cammino conduce
a Te!
Perchè, quando ti vedo il mio
umore decolla;
stando insieme, invece
il tempo vola.
Ma nel momento in cui ci
salutiamo,
la mia felicità atterra.
E già mi manchi.
Autore: Elena Artaserse –
Voglio raggiungere il faro
luminoso della ragione
prima che scada il tempo.
Con tenacia.
Un vento impetuoso
e penetrante mi investe
intralcia il mio cammino.
In quest’assurda ordalia
spasimi traboccanti di rancore
mi tormentano l’anima.
Mentre scende la cortina
dei ricordi su di me
si addensano le tenebre.
Agogno un oblio senza sogni
la forza nello spirito e nel corpo
il tocco di lievi carezze
la brezza profumata del mio mare
le membra riscaldate
da un immaginario falò.
Inizia la tregua
e riprendo il mio vigore.
Inseguo misteriosi
bagliori
che gettano fasci di luce
sulle seducenti
menzogne della vita.