Autore: Rasimaco
Queste mani hanno stretto il mio giorno
quando il dolore forzò la rugiada
e dentro il cuore esplose il primo amore.
Mi dissero
“esiste la felicità”
un giorno ed io cantai un De Profundis,
al secondo vidi la vela levarsi ai venti di ponente.
Con la bisaccia piena
ho ascoltato le nenie che il timore dettava
ed ho affrontato il destino a fronte alta
sciogliendo della vita il nodo
quella “fugacità” che porta
un istante d’esistenza per poi
reindirizzarla nel “non esistere”.