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Sfogliando Poesia

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Se il premio…

Sfogliando Poesia Pubblicato il Marzo 22, 2023 da Rosetta SacchiMarzo 22, 2023avatar  
Post Views: Letture 12


Autore: Rosetta Sacchi


Se il premio alla fine del percorso
fosse rinascere ad un’altra vita
e potessi io scegliere la forma
opterei per un animale domestico
o anche un vegetale
un qualsiasi vegetale
nell’aria immerso e nella terra.

In fondo vivere non vuol dire
necessariamente dover soffrire.

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Scampoli di tempo

Sfogliando Poesia Pubblicato il Marzo 22, 2023 da Elena ArtaserseMarzo 22, 2023avatar  
Post Views: Letture 29

 


Autore: Elena Artaserse


 

 Come in una marea montante
 impossibile da arginare
 galleggiano nella mia coscienza
 fugaci momenti di gioia..
 Nella luce grigio blu del crepuscolo 
come in un frammento di sogno
 si staglia la tua immagine
 pallida e fredda come vetro opalino.
 Risucchiata nel vortice del passato
 mi aggrappo all’aria e annaspo
 nel tessuto in cui ho avvolto
 la mia vita e non mi è facile
 richiudere lo squarcio
 aperto dalla tua indifferenza.

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Il giorno è già diventato ieri

Sfogliando Poesia Pubblicato il Marzo 21, 2023 da Gabriella AfaMarzo 21, 2023avatar  
Post Views: Letture 23

Autore:  Gabriella Afa

 

 

Tu sei nel vento che soffia

sei nei colori dell’alba

nei sentieri assopiti

da foschie senza tempo

orme sospese tra foglie polverose.

 

Si sposta l’orizzonte

e l’anima spicca il volo

nel crepuscolo che avanza.

 

Sarà silenziosa la notte?

Potrà mai l’anima mia

spiccare il volo nell’infinito?

 

Sussurri lontani tagliano il buio

e bruciati nel vento

vengono a coprire in brividi la mia pelle.

 

Sono semi di luna

le scie che solcano la notte

e l’inverno scorre nel cuore tremando…

è l’ombra della sera

che copre ogni cosa

offuscando nella stanchezza le emozioni

e allora mi trascino nel baratro dei sogni

ove muoiono le ore del giorno

che è già diventato ieri.

 

Gabriella Afa – Luglio 2012

 

 

 

 

 

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Ora è autunno

Sfogliando Poesia Pubblicato il Marzo 21, 2023 da RasimacoMarzo 22, 2023avatar  
Post Views: Letture 28

Ora è autunno
L’odore di legna che arde,
e giorni sempre più corti
e loro stanno là,

quei giovani d’altri tempi,

intorno a quel camino
dove insieme ai ricordi
d’altri tempi e d’altri giorni parlano.

Antichi suoni che dicono
di storie di mare e di tempeste,
di viaggi lunghi una vita,

d’amori che hanno lasciato
il segno sui ciottoli della riva
in graffi di cuori trafitti.

Ora è autunno

e tutto sembra irreale
nel mulinar delle foglie
oltre la finestra…

e loro stanno ancora là
con la loro pipa
e gli occhi acquosi…

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I miei sogni

Sfogliando Poesia Pubblicato il Marzo 20, 2023 da Gabriella AfaMarzo 20, 2023avatar  
Post Views: Letture 52


Autore: Gabriella Afa


Sotterro
sotto la sabbia
i miei sogni,
affinché il vento
non li porti via.

Un angelo va all’inferno,
quando un sogno svanisce
e tu
che segui da sempre i miei passi,
raccogli ad uno ad uno
tutti i sogni perduti nel cammino,
portameli in cesti colorati,
come fiori di compleanno.

Dopo una tempesta,
al limitare dell’arcobaleno,
trovo le stelle
in attesa che le colga,
per riempire gli occhi di luce.

Raccoglierò anche ogni petalo
di luce lunare,
che in spicchi si offre
al mio sguardo affamato.

Guardando il cuore
trovo una brace sopita,
che brucia l’anima lentamente…..

Amore mio,
sgualcito,
dimenticato,
da polvere coperto
per non nutrire
quel dolore,
che divora l’anima.

Passano notti di stelle,
passano giorni di sole,
ascolto la voce del vento
che corre tra i capelli
e sussurra il tuo nome.

Senza di te,
il cuore danza note
di dolore
e non c’è pace
per la mia anima inquieta.

Arriveranno
pezzi di silenzio
a portarti lontano nel tempo,
ma starò ad occhi chiusi,
ad assaporare l’odore delle stelle.

Le nuvole di pioggia
hanno lasciato il freddo
nel giorno che sta per finire
ed io so che mi pensi ancora,
sento le tue mani,
indelebili tracce di te,
impresse tra le pieghe della mia anima.

E tutto intorno
è silenzio,
mentre sorge un nuovo giorno,
senza te.

Gabriella Afa – Novembre 2011

 

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Dei miei sensi

Sfogliando Poesia Pubblicato il Marzo 20, 2023 da mp47pasquinoMarzo 20, 2023avatar  
Post Views: Letture 54

 


Autore: mp47pasquino


Sarei desto
tra una costola ed un embrione,
sarei virgulto,
sarei stasi amara di una vita
unito all’oltre del sentire…
se tra il vibrar
connetto, spasmi
di felicità.

Cos’è l’amor fecondo tra due albumi
e chiare,
se non la vita e i suoi profumi,
nel tintinnar alcova,
dei miei sensi…
nessuna vergine si trova.

Spiragli
androgeni, del fato…
dissociarmi genuflesso in prostrazione
di questa vita nel creato
e ritrovarmi umile spiantato…
tra fermagli.

Possedermi almeno un po,’
mi fa sentir sirene…
ondule le creste di quel mare che sovviene
accovacciate tra scogli
e faraglioni,
mi fa sentire,
il re dell’isola che non c’è.

Farfuglio
tra le righe, mi sbaraglio
di quell’asino,
io raglio
la mia miglior canzone,
tutto di me
un abbaglio…

Poesia scritta il 07/01/2010

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Padre non conto più i tuoi anni

Sfogliando Poesia Pubblicato il Marzo 19, 2023 da Rosetta SacchiMarzo 20, 2023avatar  
Post Views: Letture 74


Autore: Rosetta Sacchi


Padre non conto più i tuoi anni
sarebbero pochi
ma son troppi che manchi
tu sei vivo perchè tra i morti
la mia memoria fallirebbe
e tu sei un sempreverde
il picco di quest’immenso giardino.
Padre non ti pongo domande
ma tu hai tutte le risposte ad ogni mio pensiero
ai miei dubbi e alle mie paure
tu sai i miei limiti e le mie qualità
e sarai tu a ricordare tutto
quando siederemo alla stessa mensa,
un giorno vicino o lontano.

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Stazioni

Sfogliando Poesia Pubblicato il Marzo 19, 2023 da RasimacoMarzo 19, 2023avatar  
Post Views: Letture 85

 


Autore: Rasimaco


Ho visto tante stazioni in vita mia,
andar e partir di treni,
volti a volte tristi ed a volte sorridenti
ma in particolare ne ricordo una
con un corpo bambino e la madre gravida.
Era un giorno privo di suoni
le ginocchia, le spalle, la mente
tutto
mi parlava chiedendomi
-perchè-

Risposte non c’erano.

E continuavo a guardare quella gente
salire e scendere, scendere e salire
un moto perpetuo senza perchè.

Sono rientrato in casa mia strusciando
i piedi sul lastricato e ad occhi bassi…

quel giorno era morta mia madre…

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Un tempo che fu (di padre in figlio)

Sfogliando Poesia Pubblicato il Marzo 19, 2023 da Saverio ChitiMarzo 19, 2023avatar  
Post Views: Letture 84

Ci fu un tempo passato
che mi vide figlio
avanti d’essere padre
e mi trovò allievo
prima ancora di consigliere…
ricordo quel tempo
con reale piacere
quando al finire della sera
poggiavo la mia chioma di bimbo
sulle sue ginocchia, e attendevo…
aspettavo quella dolce mano
che mai mancava di una carezza
e la voce sua in amorevoli bisbigli

Si è perso nel tempo,
il tempo che fu…

ora mi lascio accarezzare
d’altra gentile mano
e cerco nel suo sguardo
quel tempo lontano, che sarà…
nei suoi occhi di figlio
c’è tutta la gioia per il domani
per quel tempo che
sempre più è certezza
e con tenera carezza,
dispenso a lui
come un tempo che fu
mio padre faceva con me…
non comandi e imposizioni
ma solo pacati consigli

Ci fu in un tempo mai passato
un figlio che ancora ricorda
un padre perduto
che mai nessuna memoria
cancellerà dal cuore
laddove in eterno la sua orma
per sempre ha lasciato.

@ Saverio Chiti, 19 marzo 2023

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Come l’Araba Fenice

Sfogliando Poesia Pubblicato il Marzo 19, 2023 da Gabriella AfaMarzo 19, 2023avatar  
Post Views: Letture 95


Autore:. Gabriella Afa


Improvvisamente,
un giorno di primavera,
caldo, tranquillo, familiare,
la mia vita è andata in frantumi.

Immobile,
muta sul mio dolore,
senza lacrime,
nel cuore arido
come deserto senza vento,
senza vita,
nuvole e nuvole
passano nell’anima
senza fermarsi,
senza tregua.

Lontano,
un lamento doloroso
di agonia senza morte.

E il colore
non è più colore,
ogni attimo
è eterno,
rallentato nel dolore,
che come goccia su roccia
scava inesorabile
senza pietà, senza riguardo.

Cresce la rabbia dell’impotenza
per l’incapacità
di cambiare le cose.

Raggomitolata nell’oscurità,
sacco vuoto, dimenticato,
osservo la mia vita
spezzata che non so come ricomporre.

Un grido
squarcia il buio,
poi il silenzio……

E risorgendo dalle mie ceneri,
come l’araba fenice,
faticosamente
torno a far volare
l’anima
verso i miei domani.

Gabriella Afa – Settembre 2011

 

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Azzurra e Selvaggia. Quale arcano motivo accomuna la storia di queste tre giovani donne che pare condividano anche lo stesso tragico destino? Vite che spese nel tentativo di lenire le sofferenze del prossimo diventano incolpevoli vittime dell’oscurantismo dominante il medioevo. Tre storie, che s’intersecano attraverso i secoli, di giovani donne ancora molto acerbe dal punto di vista fisico, eppure, così avide di conoscenza. Tre avvenenti fanciulle relegate, alla fine, nell’ingiusto ruolo di streghe e condannate così a una tragica fine. Soprusi, sevizie e violenze gratuite in un periodo in cui la figura femminile era estremamente sottovalutata o, nel migliore dei casi, considerata alla stregua di un soprammobile. Ma Azzurra Selvaggia, l’ultima delle protagoniste, non ci sta a essere considerata un ninnolo ornamentale. La giovane segue gli insegnamenti di Adamantine, la Strega dell’Antro Infido. Sarà proprio Adamantine, sapiente druido di un antico monastero, a indicarle la via della conoscenza. Ma la strega, che costringe a sua insaputa la ragazza a una vita da eremita e lontana da ogni civiltà, nasconde anche un orribile segreto e toccherà proprio ad Azzurra Selvaggia svelare i misteri che la donna cela con grande accortezza. Tre vite connesse per sempre attraverso un legame che non può dissolversi nel tempo, con altrettante storie ricche di avventure e colpi di scena, ma anche un intreccio fantasy, nella parte conclusiva, del tutto inatteso.

https://pavedizioni.it/prodotto/come-laraba-fenice?fbclid=IwAR0idbxRIBCy9A2WsUiUloj4FEqsDjKObRxXAuOtTqXIGelMb3Oo9ONtnK4

E' del sentor che vago
al dorso ch'è piegato nego
tempo ed uso ed il tempo prego
che passi  ed ognor collego
amore e tempo e non rinnego

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Pasquale Rea Martino
Come d'albor si caldo giace
un pensier che nasce piace
in elevar d'umano dona se sagace
quel nitor che d'intimo è verace!

Pensieri poetici
titolo: Poetare ad oltranza
genere: fantasia
autore: mp47pasquino
Sgusciano in alternar carnieri
probi, vati e bracconieri
d'un carosello girano le fiere
a parar se stanti in ombra di bandiere
volgerossi alquanto di brandelli
parole, pensierini ricchi di fardelli
parole variegate e tese, univoche
vestite, etichettate a volte sciocche
ma tutto è poetar se l'arte vige
e somma sentimento e dote predilige
è il senso musicale l'enfasi del canto
di un poetar che piace tanto!

Buona Poesia a Tutti!
https://www.sfogliandopoesia.com/

La Poesia oggi è o forse dovrei dire dovrebbe essere: parola dipinta d'armonia, assonanze verbali in vibrate attinenze e musicalità, sonorità e metafore in similitudini tra le più armoniose, dove rime o metrica possono anche non esserci, scrivere è un'arte dove ognuno possiede: tela colori e pennelli, ma l'estro, la qualità e la bellezza non sono purtroppo alla portata di tutti!

E' dovere di ognuno celebrarne le lodi ed ognuno liberamente si esprima secondo il proprio intelletto e di certo sappiamo che essere “Poeta” è da pochi, ma poetare ed esprimersi secondo canoni i più puliti possibili fa si che ognuno possa elevarsi all'arte della fantasia e della bellezza della parola!

Mp47pasquino

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