Scorri lento,
fresco;
il tuo profumo m’inebria
la mente;
mentre scivoli fra le gambe,
gocciolando fra le pareti.
Mi rigeneri… Ti cerco
come frutto vorace,
mentre m’indossi come
una seconda pelle,
lasciando tracce di te.
Mi copri,
io mi nascondo, ma rimango
trasparente,
finalmente svuotata di tutto…
Nell’attesa di avere fra le mani
mille gocce di te…
Riflesse in uno specchio
d’acqua!
Archivio della categoria: Poesia
Sempre meglio del silenzio
Autore: Elena Artaserse –
Se ti spogli o Luna
Autore: mp47pasquino –
Frapponesti
ai se ed ai quando,
il limitarsi…
uscire dall’etereo velo
di frazionati attimi nel cielo…
Aprire porte parallele
sondare l’eros…
nel pathos,
rincorrere l’essenza
primordiale, addentare i granuli
di quell’andare stridulo, la giacenza
di pochezze esasperate all’io,
delle dodici lune la sporgenza
e il levitare, tra crateri…
cercare nei sassi l’anima
e tra carboni ardenti, sciolti
i dubbi di una vita da scordare.
Livellami l’anima,
luna che distorta all’ombra
d’un poeta, regali dolce fantasia,
t’inebri luminescente opaca
e tra due bocche fai la mima.
Dorata la porta
torna a chiudersi la sera
e s’apre dolce amata tirannia
tu strega e dolce compagnia
tu verace sorta d’un amare
vestale e sfoggio,
eretta sublime spora d’un raggio
tra due cuori che diviene aurora.
Poesia scritta il 03/03/2010
Il cielo piange
Autore: Gabriella Afa –
Livido il cielo
piange le sue anime perse.
Cammino con lo sguardo
perduto lontano
solo caos dentro di me
mi sono smarrita
nei ricordi
e il sole che sorge al mattino
è nulla dinanzi al mio dolore.
Sono come rose assetate di brina
i miei pensieri
e intanto una foglia cade stanca
e si posa sulle iridi brune
lasciando ombre.
Il giorno e la notte
tasti di un piano
che suonano melodie infernali
snodandosi in echi infiniti
e senza tempo.
Lascio la mia stanchezza
dormire cheta
ed in punta di piedi
furtiva fuggo da demoni fieri
che mi portano
ogni giorno
in questa nera alba di fuoco
dove il sole pallido
stenta a prendere il suo posto.
Gabriella Afa – Novembre 2011
Aspettavo te
Autore: La Passionaria –
In una goccia di rugiada
vedevo passare la mia
vita,
mentre ti attendevo ai
margini della via,
guardando gli occhi della
gente, immaginando labbra
che desideravo plasmare
con le mie…
Aspettavo te
per poterti amare, sentire
Il profumo della tua pelle col
calore di una mano
e un respiro fondersi con
l’anima,
per dirti che ti voglio bene
ascoltando la neve cadere
quando una lacrima di sole
squarciava l’azzurro un cielo
grigio…
Aspettavo solo te
in un volo di gabbiani in cui
un mio pensiero
ti accarezza!
Inutili speranze
Autore: Elena Artaserse –
Aleggia nella stanza
una lieve traccia del tuo antico odore.
che la natura fa della ragione.
Nel silenzio della notte
Ti porterò
Autore: La passionaria –
Ti porterò nelle terre desolate
nei prati sconfinati,
dove cielo e terra si incontrano
come due labbra socchiuse
ti porterò negli spazi senza tempo
dove saremo soli io e te
e tutto il resto del mondo fuori
ma con l’universo dentro di noi,
ci nutriremo di gocce di rugiada
ed il nostro spirito seguirà l’essenza,
ci perderemo nella purezza dell’anima,
pensando di essere in volo,
nulla potrà mai ostacolarci
nemmeno la morte,
perché sapremo che la vita
è più forte
e non conosce paure,
ma solo emozioni…
Senso poetico
Autore: mp47pasquino –
Rimbalza
tra scoscese strofe
l’inerpicar tra sensi
trasecola ansimando
a scalar di metrica
quel senso arcano d’uomo
di quel fantasticar umori
S’accinge disegnar di mente
gioie fantasie ed amori
ondeggia a volteggiar sublime
trasecola ad accarezzar parole
d’intenso ispira a nuova prole
il modulare d’enfasi
con o senza rime, frasi
dove il verso freme e poi s’acquieta
rotolando dentro
fino a carezzare
in fondo l’anima.
Poesia scritta il 15/05/2012
Il vento del mattino
Autore: La Passionaria –
Prima che il nuovo giorno
riveli le lusinghe della notte,
accarezzami in mezzo alle lenzuola,
baciami al tuo risveglio,
dimmi che ancora m’ami…
Ascoltami, sia tuo l’ultimo sorso
dalla mia bocca che impasta latte e miele.
Baciami, dunque, prima che sia il vento
del mattino a farlo o qualche sguardo
furtivo tra la gente.
…E dimmi che ricordi questa notte,
io che l’aspetto all’ombra dei miei sogni,
bagnati di rugiada…