18 maggio 1959, un giorno come un altro
Autore: Rasimaco
Riposa tranquillo questo mio paese
e fra le sonnolente case
solo l’abbaiare stanco
e qualche miagolio s’ode .
Siamo quasi all’aurora
e sotto gli occhi d’una assonnata luna
un pescatore la sua rete tira.
Dietro la chiesa il campanaro
lento s’appresta
a preparar delle sue campan le corde
e lontane laggiù nella piana
le pecore al pascolo in collina
s’avviano.
Lento nel primo albore
si sveglia anche
quell’implacabile scirocco che
fino ad ora silente se n’era stato.
Riposa tranquillo questo mio paese
e fra le sonnolente case
solo l’abbaiare stanco
e qualche miagolio s’ode .
Siamo quasi all’aurora
e sotto gli occhi d’una assonnata luna
un pescatore la sua rete tira.
Dietro la chiesa il campanaro
lento s’appresta
a preparar delle sue campan le corde
e lontane laggiù nella piana
le pecore al pascolo in collina
s’avviano.
Lento nel primo albore
si sveglia anche
quell’implacabile scirocco che
fino ad ora silente se n’era stato.
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