Autore: Saverio Chiti –
È forse giunto il tempo
di guardarti in faccia
e cogliere nel tuo sguardo
la pienezza di me,
è forse giunta
quest’occasione che ho
di carpire tutto di te,
fosse pure la pura essenza
di una vita dispersa
fra gli attimi vissuti
e mai condivisi;
è forse il momento
di guardarti in faccia
senza che nulla di me
sia dipendenza,
ma invece maturità acquisita
nel lungo percorso di no.
Tutto ora, mi è più chiaro
e di te ne comprendo il passo,
quel disincantato cammino
che mi fa guardare oltre
il lato buio del giorno,
laddove il pensiero mio cade
tu risorgi come alba al cielo,
in questo nuovo giorno
dove ogni calice
è quasi pieno di vita.
È tempo sai, di rimanere sveglio
quel tanto da concepire
l’essenza di un gesto
fra ciò che nasce in noi,
come se tutto fosse infinito
e non termine del sentiero
che resta sospeso
fra l’io e il noi,
dove tutto nasce
avvolto nella promessa
di un bene più grande.
È forse davvero il tempo
di concretizzare quel gesto
che un dì mancai,
perso che ero negli antri bui
che in me credevo casa
è davvero il tempo
di acquisire quella pace
che ora mi accompagna,
regnando in me
come deciso compare
in questa mia vita.
È tempo di cogliere
i sapienti frutti
del mio girovagare interiore,
come fossero doni
da regalare a chi in me
vede solo l’uomo.
© Saverio Chiti, 17 Maggio 2024