Autore: Rosetta Sacchi
Acuisce la notte fisico malanno
o dell’anima il travaglio
la tosse incede o la schiena duole
_strano a dirsi in stato di riposo_
La mente vaga va per binari morti a volte
ed altre s’incammina con passo celere
come a spiccare il volo
per proibiti quant’ oscuri lidi
La fantasia è un destriero disubbidiente
alle redini e alla sella
Il giorno è nemico
e ti scaraventa a valle come un sasso
fatiche sventaglia all’orizzonte
e ti frappone ostacoli ad ogni minimo obiettivo
È un bene è un male? Non so
Io so soltanto
che fermarsi spesso è come morire
e solo qualche volta dona quiete.