Autore: Elena Artaserse
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Voglia di felicità
Autore: Elena Artaserse
filigrana di patti e delusioni
ammiro l’intrinseca bellezza
dell’ordito della vita.
Attraverso la distesa della notte
nella fonda penombra
come schegge dipinte
guizzano scintille d’inganni
che con affabile freddezza
si portano via qualcosa di me.
Mi ritrovo lucida e cupa
in un’altra dimensione
senza più nulla tranne i ricordi.
Tutto svanisce nel disincanto
pacificante del mio piccolo mondo
in cui prende forma l’oblio.
Mi rifugio nella mia splendida
gabbia dorata
e rivendico il mio diritto
ad essere felice.
Libera scelta
Autore: Maria Luisa Bandiera
Quando il silenzio
si fa strada
attorno agli attimi
più intimi,
il cuor si ammanta
di solitudine.
Di una solitudine
che ama
difendersi il fianco
dai tormenti
senza proferir parola
e sorride
per nascondere
profonde cicatrici
di ferite
rimaste aperte
troppo a lungo
nel tempo.
È scelta di vita
quel di coccolare
esauste memorie
per sfogliare
di tanto in tanto
le pagine dei ricordi
in una sorta
di libera scelta.
Il mio canto
Autore: Elena Artaserse
Arriva a ciel sereno
Autore: mp47pasquino
Giunge a ritmar
quell’eco, ignobile vagante…
bieco
arriva a ciel sereno, il suo mutar
vibranti frasi, stolte, nel dire il vero
e più non v’è ristoro a quei ricordi e il nero
d’un mantello tragico che stende tra le piaghe da sanare
d’un insolito campar.
Ricordi che celano vagar
di anime giulive, in quell’accudire sogni
e il sospirar, l’ardore di una tenera carezza
tra le brulle mura di una catapecchia…
rammento il suono
delle risa, dei compagni al gioco
e i pianti di quei pochi vizi soli da sognare.
Nulla è mai lasciato al caso
né l’acuto grido di chi reclama vita, l’eco
ancora mi sovviene e addita
preamboli ancestrali e il tempo bieco
macinando rotola la china da salire…
ti raccogli e scruti in fondo
il cupo retro, del dove finiscono quei sogni
del mai addivenire
e rodono com’acido letale tarpando le mie ali,
il solo camminare blando
mi è concesso…
calpestare gli ideali!
Scrivo a te
Autore: Maria Luisa Bandiera
Scrivo di te
su pagine bianche
stilate col mio dolore
che ancora si fa sentire
ma io scriverò a colori.
Scrivo di te
d’erba appena tagliata
che esalta le nari
ricordandomi quel tempo
che ritorna nei ricordi.
Scrivo dite
la danza dei fiori
tramite il soffio del vento
che si scatena senza tormenti
e ondeggia con i colori.
Scrivo di te
su queste pagine bianche
che resteranno ai posteri
nel ricordo di me
del mio amore per te.
Ho un male dentro
Autore: Rosetta Sacchi
Ho un male dentro che a narrarlo
pare un blasfemo
quando alla vita pare nulla manchi
un male che rimugina pensieri
brucia nei ricordi presto spenti
se sepolti nel fondo scuro d’un cassetto
non trovano ristoro
in un raggio che inaspettato
illumina la stanza.
Non vedi dinanzi a te un corpo lasso
le braccia penzoloni,
capiresti la tristezza che s’espande
macchiando l’aria in un baleno …
ma lo sguardo dimesso trasandato
di chi nel vuoto annaspa
dove tutto è nero
e tutto ora non ha nome.
La macchina del tempo
Autore: mp47pasquino
Medesima la sorte
al mio respiro,
gocce disperse al vento
Lacrime amare,
consumate al bacio dei ricordi.
E tu chi sei?
Chi eravamo?
Ora ricordo…
sola come me,
desiderosa e fai la corte,
non ti fermare non aprire le tue porte…
ricordo…
al trono ho asperso, giovinezza
tra le canne giocavano a fare i grandi
quanti ricordi affiorano in quel fruscio,
il vento…
le canne che scuoteva ne la brezza,
tra le foglie attorcigliate,
noi giocavamo a fare i grandi…
che innocenti,
eravamo stretti,
stretti fingevamo
mimando quello che appariva,
spiando fidanzati,
ci baciavamo…
quali colpe avevamo innocenti bimbi,
anche il sospetto che rimaneva
e il timore di prendere le botte…
il tempo passa e macina la vita
ora non è tempo di giocare
per dignità chi potrò mimare
se solo vivo tra le ali del ricordo
ora ti vedo, sola come me…
mi guarderò allo specchio e scoprirò
se ora sono quello che vedevo da bambino…
sognando la macchina del tempo.
Poesia scritta il 22/05/2009
L’Autunno
Autore: Anna Luce Buffone
Non lasciarmi sola
nell’autunno della vita
perché questo cuore ferito
non può guarire senza il sole.
Non lasciarmi sola
mentre l’anima si allontana
dammi ancora, un altro giorno
pieno d’amore
perché voglio morire
tra le Tue braccia!
I giorni, i mesi, gli anni,
se ne vanno come rondinelle stanche
ma quando torna l’alba,
rinasce il sole,
ed esse riprendono il volo
e cantano ricordi e rimpianti
dammi un altro giorno!