Autore: Elena Artaserse –
Archivio tag: Incanto
Frutti di bosco
autore: mp47pasquino –
Satrapi
susseguono parole
nel condir minestre
e minestroni…
senza mancare
dell’incanto di cotiche e fagioli.
Le portate al banco,
sempre linde e tese
senza far offese so che stanco,
ma ci tengo a servire e far cortese.
Ed io certo non son razzo
né mi pongo imbonitore pazzo,
ma a soggiacer l’andazzo
meglio coda corta che codazzo…
Anonimo cenacolo
ricettacolo di buongustai
vi servirò verze attufate non sia mai
con salsiccia di maiale di pascolo..
annaffiate con vino niente male
rosso di cantina patriarcale
dal retrogusto fragoloso ai frutti di bosco,
d’Umbroidi solerti contadini che io conosco.
Pensieri nella notte
Autore: Elena Artaserse –
Voglio una notte punteggiata d’incanto
accarezzata da una brezza lieve
che fa dormire un sonno
profondo e denso di misteri.
Una notte con sogni di vetro
nel respiro del silenzio
dove sull’orlo del nulla
si smarriscono i ricordi.
Una notte in cui l’armonia
regni tra le cose
in un universo costante
invalso da una brama di segreti.
una notte che dissolva la fame di atrocità
degli uomini che non conosce limiti.
Voglio una notte in cui scolpire
versi di poesia
sul pentagramma dell’eternità.
Il mio canto
Autore: Elena Artaserse
L’odore dolce della pieve
Autore: mp47pasquino
Quando è l’incanto
dolce riverbero ch’è lieve
porta con se l’odore dolce della pieve
quel bianco profumato ch’è di neve
e tra i colli sfuma una chiesetta.
Brume salienti
tra le selci e i brulli arbusti
di quell’umido che sale incontra
l’occhio
che travasa l’orizzonte e i gusti.
M’è soave
il trasbordar d’umore e i venti
che scendono l’altura
e vanno a contrastar gli incanti
dell’inverno che inizia a trasmigrare.
È
quella rugiada agli occhi
il velo d’emozione e incanta
quel tramestio lontano che disbanda
dei tocchi d’un umile campana.
Ed è sussurro
quel tenue flusso che spande l’aria
e sa d’ulivo
come non saggiare col pensiero
questo respirare ch’è di pace!
Poesia scritta il 20/02/2012