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Autore: mp47pasquino –
Marco i giorni
a quel dirompere gli eventi
tronche percussioni, abnormi,
diaspore di sensi in attesa dei ritorni.
Sfere cristalline
d’argenteo brillare a galleggiar seriose
tra gli avanzi di serate…
gozzovigli stanchi,
tumoli di te
di quei respiri sulle cose ansiose
e notti folli appese ai ricordi
tra le tue inferriate,
gelidi tralicci addosso come barricate
Ossidi palesi
ad arrecar particole ingegnose
anse di te, in fosse circoscritte,
paradossi della vita spersi
a travalicar passaggi,
alte ciminiere
a spiralizzar volute, miraggi…
scismi,
dall’apparir quel pugno chiuso,
vieto
che nulla fa sperare…
e vedi i tuoi passi
tra quelle orme impresse, andare,
in fondo a quel viale, del fievole barlume
infonde, quel certo fine che verrà.
Poesia scritta il 26/09/2011