Autore: Elena Artaserse
filigrana di patti e delusioni
ammiro l’intrinseca bellezza
dell’ordito della vita.
Attraverso la distesa della notte
nella fonda penombra
come schegge dipinte
guizzano scintille d’inganni
che con affabile freddezza
si portano via qualcosa di me.
Mi ritrovo lucida e cupa
in un’altra dimensione
senza più nulla tranne i ricordi.
Tutto svanisce nel disincanto
pacificante del mio piccolo mondo
in cui prende forma l’oblio.
Mi rifugio nella mia splendida
gabbia dorata
e rivendico il mio diritto
ad essere felice.