Autore: mp47pasquino
Sarei desto
tra una costola ed un embrione,
sarei virgulto,
sarei stasi amara di una vita
unito all’oltre del sentire…
se tra il vibrar
connetto, spasmi
di felicità.
Cos’è l’amor fecondo tra due albumi
e chiare,
se non la vita e i suoi profumi,
nel tintinnar alcova,
dei miei sensi…
nessuna vergine si trova.
Spiragli
androgeni, del fato…
dissociarmi genuflesso in prostrazione
di questa vita nel creato
e ritrovarmi umile spiantato…
tra fermagli.
Possedermi almeno un po,’
mi fa sentir sirene…
ondule le creste di quel mare che sovviene
accovacciate tra scogli
e faraglioni,
mi fa sentire,
il re dell’isola che non c’è.
Farfuglio
tra le righe, mi sbaraglio
di quell’asino,
io raglio
la mia miglior canzone,
tutto di me
un abbaglio…
Poesia scritta il 07/01/2010