Autore: Elena Artaserse –
Archivio tag: Eco
Antica fibra
Autore: mp47pasquino –
Libra
al ciondolar fendente
eco e perifrasi latente
miasmi eterei mia fibra…
ed è scoccare
quel sorriso che si porge
tra le guance, lo svernar risorge
su palpebre che son da carezzare…
oscilla aritmico
quel tempo tra noi scordato
il trasgredir d’amico
complici parole su cuore ch’è esondato
prendi
tutto ti rimarrà dono, quel ch’è stato
sorgerà dal nulla trapuntato
palese ti parrà che rendi
leggerezza al tuo costato…
ed io demorderò
le scoscese anguste vie
le labbra di parole, prigionie…
lussurie dei miei sensi che mai rammenterò.
Sorgerà mia fonte rinnovata
freschezza d’un sentire ritrovata
tra pieghe stanche d’un sussurrar fervente
tu dell’oggi plani un volo ch’è presente.
E libra
l’ossuto vecchio
al chiodo demandato suo cappello
che par tenere come secchio
antica fibra
la triste storia d’un poetar orpello.
Autore: mp47pasquino
Poesia scritta il 12/06/2010
Arriva a ciel sereno
Autore: mp47pasquino
Giunge a ritmar
quell’eco, ignobile vagante…
bieco
arriva a ciel sereno, il suo mutar
vibranti frasi, stolte, nel dire il vero
e più non v’è ristoro a quei ricordi e il nero
d’un mantello tragico che stende tra le piaghe da sanare
d’un insolito campar.
Ricordi che celano vagar
di anime giulive, in quell’accudire sogni
e il sospirar, l’ardore di una tenera carezza
tra le brulle mura di una catapecchia…
rammento il suono
delle risa, dei compagni al gioco
e i pianti di quei pochi vizi soli da sognare.
Nulla è mai lasciato al caso
né l’acuto grido di chi reclama vita, l’eco
ancora mi sovviene e addita
preamboli ancestrali e il tempo bieco
macinando rotola la china da salire…
ti raccogli e scruti in fondo
il cupo retro, del dove finiscono quei sogni
del mai addivenire
e rodono com’acido letale tarpando le mie ali,
il solo camminare blando
mi è concesso…
calpestare gli ideali!
Rimarrà bianco il foglio
Autore: Rosetta Sacchi
Rimarrà bianco il foglio
mentre un solfeggio di note
discorde dalle parole e dai silenzi
risuona di desideri muti,
quelli sulla scia delle meteore
dispersi in luminosa pioggia.
Era per te ogni sillaba
ogni dubbio ogni sguardo
puntato a nord della mia terra
ogni sospiro che tornava ad eco
al sorgere del giorno
ogni passo in solitudine
ed in testa dialoghi soavi
tra le anime di vite differenti
eppure uguali nell’afflato.
Avevamo un concetto originale dell’universo
lo stesso che poi battezzasti
col nome di prigione.
Ed ora il foglio bianco è un campo incolto
un campo infestato di gramigna
ed io mi aggiro esausta tra le ortiche
_magra di speranza la bisaccia_
cercando tra le spine un fiore antico
o forse solo un fiore più gentile.
Solo segni vaghi
Autore: mp47pasquino
Irrompere
l’arcano lido
svettando flutti tra marosi
ed approdar laddove l’eco appare…
soavi suoni magistralmente flessi
ed arpe celesti al tocco di una fata,
stanno a strimpellar pelle e sensi dell’udito
accovacciati al senno, da bagliori di serenità…
eppure sono un semplice tassello
dov’è la frode
che sgorga a malmenare fede e la ragione
oscillo tra miei sensi, postumi di volgarità…
quante trame
ha questa vita, avvolta nel pastrano
e quanto il tribolare umano
addosso a quelle pieghe nascoste, dalle oscenità…
quanto ancora
non ci è dato di sapere, dov’è la tremula fiammella
che sorregge vita, e l’altare di una comunione
solo segni vaghi, il resto lo sa l’aurora…
eppure vagando sensi
scavando anime e coscienze
troviamo la disperazione, di chi non ha,
e tante vite perse in segno dell’umanità…
orme di sola pelle
lasciate intorno agli altarini
e tanti buoni frutti in segno del perdono
mai fui così solo in questa moltitudine ribelle…
Poesia scritta il 29/04/2009
Pace Ovunque
Autore: Anna Luce Buffone
Cosa Vuoi raccontare
eco lontana e straniera?
Urli mentre copri infinite distanze
rimbalzando su rocce bagnate
e macchiate di sangue
fermati!
Sdraiati accanto a me
su questa verde e delicata erba
profumata di camomilla
guarda il cielo
e le sue nuvole ovattate
spinte dalla brezza del mare
fino a formare la parola Pace!
E’ la Nenia di una canzone…
ascoltala, arriverà oltre ogni confine
e mentre ascolto stupita
fra le dita s’insinuerà
quel verde profumato…
e quel suono dolce
copre la Tua dolente voce
senza forma, che rimbalza senza fine!
Resta con me…
impariamo a farne una colomba
che vola lontano
a seminare la pace!