Autore: mp47pasquino
Irrompere
l’arcano lido
svettando flutti tra marosi
ed approdar laddove l’eco appare…
soavi suoni magistralmente flessi
ed arpe celesti al tocco di una fata,
stanno a strimpellar pelle e sensi dell’udito
accovacciati al senno, da bagliori di serenità…
eppure sono un semplice tassello
dov’è la frode
che sgorga a malmenare fede e la ragione
oscillo tra miei sensi, postumi di volgarità…
quante trame
ha questa vita, avvolta nel pastrano
e quanto il tribolare umano
addosso a quelle pieghe nascoste, dalle oscenità…
quanto ancora
non ci è dato di sapere, dov’è la tremula fiammella
che sorregge vita, e l’altare di una comunione
solo segni vaghi, il resto lo sa l’aurora…
eppure vagando sensi
scavando anime e coscienze
troviamo la disperazione, di chi non ha,
e tante vite perse in segno dell’umanità…
orme di sola pelle
lasciate intorno agli altarini
e tanti buoni frutti in segno del perdono
mai fui così solo in questa moltitudine ribelle…
Poesia scritta il 29/04/2009