Fantasie
autore: Ardoval
Se le stelle avessero l’inchiostro,
il cielo sarebbe un foglio pieno di parole.
Se il mare fosse un pentagramma,
ogni sua goccia sarebbe una nota.
Se il tramonto avesse una matita,
ogni suo colore sarebbe un dipinto.
Se io potessi,
prenderei le parole,
per farne una poesia,
le onde,
per farne una melodia
e la sera,
per farne un arcobaleno.
Intanto,
aspettando che la realtà
rinasca fantasia,
guardo il mare,
sotto le prime stelle
che fanno l’occhiolino
all’imbrunire della sera.
Pennellate d’inverno
Autore: Maria Luisa Bandiera
Già s’agghinda fiero
e risplende il gelsomino,
una copiosa fioritura
di giallo l’ha vestito.
Dolcemente ricade
e chino lungo il muro
sul viottolo posa il primo fiore
in prematura primavera.
San Valentino d’amore
Nel mondo dei sentimenti, l’amore è un lusso da indossare sempre.
Auguri vivissimi a tutte le Genti.
Mentre ogni silenzio
d’emozione
taglia l’eco dell’aria
e mozza il respiro,
ti scrivo
con penna di cielo.
Ebbene sì,
nel mio immaginario
c’è una dolce fiaba
scritta con fragranza
poetica
sul quaderno della vita,
per riempire
di magici contenuti
tutti gli spazi d’amore,
è il vissuto reale
d’un sogno,
sei tu…
Haiku 93
Autore: Maria Luisa Bandiera
rosso tramonto-
il rumore del mare
nella conchiglia
Er Carnevale
autore: mp47pasquino
S’avvorsero de panni
st’istrioni buffi
pe’ l’ora de li balli
tutti tinti…
de’ maschere s’attinsero
pe’ annisconne er grugno
liggeri come fussero de giugno
se posero du’ veli pe’ fa mistero
ce volsero li giorni
pe’ mette su teatrino
co’ l’addobbi ce vorse su er quattrino
che er tempo mascherò de quell’adorni
vennero li balli e le presentazzioni
sonò quer campanello
er sigillo de’ le trasformazzioni
poi tutt’in fila pe le presentazzioni
er ballo poi l’inchino ar preesistente
avanti a tutti e ar presidente
se presentò er mago
a giostrà quer teatrino manco fosse un drago
de li grugni tutti brutti, fece belli
e chiuse quer sipario de’ faine e lupi pe’ sporpà l’agnelli!
Titolo: Il Carnevale
genere:iperbolica ironico , vernacolo romanesco
Si misero vestiti
questi istrioni buffi
per l’ora dei cambiamenti
tutti impettiti…
si vestirono di ufficialità
per nascondere l’impaccio
puliti come fossero in estate
si fissarono propositi per non far mistero
ce ne vollero di giorni
per mettere su il compromesso
per gli accordi ci volle il signor quattrino
che il tempo ha forgiato in quegli accordi
vennero gli intrighi e le presentazioni
trillò quel campanello
il passaggio delle consegne
poi tutti in fila a fare i giuramenti
la prassi e poi l’inchino all’ex presidente
avanti a tutti il nuovo un vero mago
potente da giostrare un nuovo accordo
che dei visi scuri fece divenire belli
così concluse quel sipario di affaristi e furbi politicanti maghi del loro tornaconto!
Il vernacolo è per i palati che riescono ad interpretare l’uso delle parole di origine popolare e che mi scuso perché ho dovuto accomodare la traduzione ai veri significati espressi!
L’AMICIZIA
Autore: Maria Luisa Bandiera
L’amicizia (acrostico)
Lieto il cuore pare
‘
Abbraccia l’altro
Mano nella mano
Insieme a percorrere
Cammini della vita.
Impervi i sentieri
Zittiscono momenti
Interagendo
A rafforzare gli intenti.
Haiku 94
Autore: Maria Luisa Bandiera
HAIKU 94
suoni lontani
echeggiano d’estate-
le canne al vento
Favola non favola
Se vi dico che da ragazzina sono stata rapita da un Fauno, voi non ci credete, vero? Ebbene, di seguito vi racconto com’è andata e poi starà a voi giudicare se si tratta di realtà o di pura fantasia. Non … Continua a leggere →
Attesa…
autore: mp47pasquino
Giunse all’apice lo sguardo
e Tu svettavi angelo senz’ali
e fu amore a prima vista, un dardo
mi ha colpito al cuore sei nei miei ideali
Tu che la metà mi porgi donna
entri nei miei sogni e appari
come una madonna
tu fiore trai i più rari
mi doni gioia e togli i mali…
Tu che dipingi la mia aurora
sei la mia riva ed io risacca
sei l’aria che respiro alla mia bocca
sei tu il mio miraggio ed io attendo ancora!
La Mia Danza
gorgheggiava, spumosa,
d’un canto trascorso
d’amore,
una nota… che stonae corsi a volteggiare
in quella ch’è tribale
la mia Danza,
mossa in preghiera
e in dedica alla Luna,
a cui mai chiesi
Pioggia d’Acqua
nè di Fuoco,
solo carezze in blu,
al bianco d’Ali,
in moto sempre/vivo
e contro-vento,
a ricacciare il nero di scorpioni
teso a lanciare offese
contro il Cielo Danza tribale
e assolo di Speranza
nei miei volteggi fitti
ed armoniosi,
d’ape che sugge il miele
e all’Aria l’offre,
per dissipare il fiele
dei tanti cuori morti
che non sanno
Amare