Autore: Rosetta Sacchi
Rosetta Sacchi
Ipocrisie
Autore : Rosetta Sacchi
Monotonia di una nausea…
insistere sulla terra mappando le zolle
il fiato sul collo invece d’uno zefiro.
Quando ha tregua lo spasmo,
dimmi? La notte, mentre fingi un orgasmo
o forse attingi ai colori di un sillabario virtuale
per le tue innumerevoli ombre?
Quando vivi davvero il tuo esistere aritmico
fibrillando emozioni sepolte ( o di altri )?
dove strusci (strisci) di sbieco
_un raggio sul marmo ghiacciato_
elemosinando il bene smarrito?
Ho un male dentro
Autore: Rosetta Sacchi
Ho un male dentro che a narrarlo
pare un blasfemo
quando alla vita pare nulla manchi
un male che rimugina pensieri
brucia nei ricordi presto spenti
se sepolti nel fondo scuro d’un cassetto
non trovano ristoro
in un raggio che inaspettato
illumina la stanza.
Non vedi dinanzi a te un corpo lasso
le braccia penzoloni,
capiresti la tristezza che s’espande
macchiando l’aria in un baleno …
ma lo sguardo dimesso trasandato
di chi nel vuoto annaspa
dove tutto è nero
e tutto ora non ha nome.
Non mi hai restituita al mare
Autore : Rosetta Sacchi
Sto sulla riva
sperando in un’orma sulla sabbia
dopo l’ira di un’onda anomala
e del miracolo (improbabile)
di castelli superstiti alla bufera.
Ora il vento discorre soave
come fa con le primule al mattino,
prima di mutare direzione.
Non v’è altra voce
Autore: Rosetta Sacchi
La terra che irrigavi
ora è riarsa.
Il vento ululando corre
ed imbratta di polvere le zolle.
Non v’è altra voce
ed il silenzio piange
l’affanno
e della vita il fallimento.
Era per te la passione
Autore : Rosetta Sacchi
Era per te la passione
e quel viaggio esplorativo
tra i sentieri del piacere
l’enfasi il respiro crescente
il ritmo del cuore le note sulle labbra,
in piena fioritura.
Era per te la pioggia
e l’alito caldo della sera
l’onda l’erba lo stupore.
Ora sei giudice supremo
a precludere la soglia dell’eden,
ambito sognato, troppo spesso
trasfigurato tra le anse d’un desiderio vivo
nel cupo delle notti d’inverno
e di tremule stelle.
E nell’attesa di giorni nuovi
ignari di binari e di treni in corsa.
Luna!
Autore: Rosetta Sacchi
All’alba c’eri di sicuro
quando l’aria s’empì di un vagito.
E ci sarai al tramonto
assicurandoti
che io non sbagli la meta.
Ma dimmi dov’eri quando
la vita celebrò il suo inganno?
E dove sei ogni volta
che la solitudine
vittoriosa uccide?
Smarrito è il senso di vorticosi pensieri
Autore: Rosetta Sacchi
Smarrito è il senso di vorticosi pensieri
sui colori ispessiti da un nero seppia
tra sillabe sconnesse dall’incepparsi della lingua,
sorpresa da nubi in movimento.
M’oscura il passaggio un immaginario esistere
Trasgredendo ogni regola combatto col tempo.
Questo bacio mai dato
Autore: Rosetta Sacchi
Questo bacio mai dato
che non chiede un giardino
né risiede nella corolla fiorita
non risplende nell’ovale del viso
o nel lago degli occhi
non vaga sul perimetro dei fianchi
non sfocia sul ventre
_aria spuma cipria piuma_
questo bacio ch’è pensiero
sigillo invisibile oro
e trema quando sfiora il deserto
e viola la nuca di raso e le labbra
questo bacio che odora d’aurora
e si cela alla luce forte
trafigge le nubi i rami un’ala
sul sentiero della memoria
questo bacio mai dato
ha contato le assenze
ed i premi mancati
ha colorato vuoti
e ai pensieri ha regalato diademi.
Questo bacio ch’è quiete ed è tempesta.
Mare
Autore: Rosetta Sacchi
Cosa nascondi mare nei tuoi abissi?
Mira il cor desioso il moto dell’onde
Tu sul fondo rumini memorie roventi…
Simile al tuo è il mio affanno!