Tocco (d’amore)
Leggero, impalpabile, rapido
lo sento addosso
e mi svuota dentro
l’anima ora è silente
in attesa dell’evento
che mi cambierà in eterno…
È un frammento
di ciò che sarà mio domani
in un spirituale cammino
che mi porta alla croce,
da quando sono nato
è il destino scelto da un padre
ch’è tutto, ch’è passato
presente e eternità.
Da sempre
ho ricercato quel tocco
che ora tu
con un semplice gesto
di misericordia
brami di me.
Delicato, fragile, gentile
è stato il tocco tuo
che ambiva al perdono
di un’anima in pena
dispersa in una via
così buia da sembrare
colpa da subire.
Toccami ancora
sono qui per te,
ma sarà la Fede tua
a guarirti
perché è in te la voglia
di credere in me
che sono solo
lo strumento di una croce
su cui il morire
della vita non è la fine,
nel vivere nell’eterno tempo
che è l’inconsistenza
dell’esistere
senza quella Fede che in te
è semplice tocco d’amore.
© Saverio Chiti, Pasqua 2025
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