Autore: mp47pasquino –
D’un fragor
zampilla vortice
di calata, spuma,
flessa nel tramutar dell’onda
scende nel repentino incontro
di sassi a rotolare
transuma le scoscese vie
e schiuma.
Ed ancor che lieve
assurda sfuma, sfila,
scava dal picco al fondo
al gorgogliare bianca
bruma.
Egeria,
dea dell’acqua
sei a far la doccia
tra scroscio e goccia
lo zampillar ti sfiora
nell’ultima carezza tra la roccia
t’involi e fletti
evaporando al cielo.
Autore: mp47pasquino
Poesia scritta il 29/07/2010