I sordi passi dell’addio
Autore: mp47pasquino –
Ed io per sempre
rammento, ricordo
il tuo seguire l’ombra,
come un cane,
il tuo scodinzolar brioso
l’irrorar sentiero del reame
il nostro giocoso estremo
ricercar passione…
solitario
estremo peregrinare
come l’onda inquieta a riva
tu t’ergevi al passo ad intonar
quei tocchi stanchi di perché,
tra le ciglia levigate e nere
stampigliavi mormorii…
poi,
Tu
stanca di arrancare
sedevi a riva ad ascoltare
lo sciabordio dell’acqua
tra le pietre,
quel brusio che sordo
s’imprimeva ai timpani
quel ronzar dolente
stranamente a gorgogliare
s’impigliava tra le calze
rozzamente tra gli sterpi,
e…
Tu
scolpita, a riva disegnavi
gemiti d’angoscia
la passione che ansimava
precorreva dell’imminente sera
la fine…
Tu,
già sapevi
del domani, dei nostri calpestii
delle estreme gesta
nulla più ci resta
e non ci sarebbe più restata traccia!
Autore: mp47pasquino
Poesia scritta il 12/12/2011
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