Autore: Elena Artaserse –
Sull’asfalto lustro di pioggia
predestinata preda.
petali d’ambra le sue braccia impotenti.
sui tetti delle case il nuovo sole.
che s’abbatte sulle sue fragili membra.
Autore: Elena Artaserse –
Sull’asfalto lustro di pioggia
predestinata preda.
petali d’ambra le sue braccia impotenti.
sui tetti delle case il nuovo sole.
che s’abbatte sulle sue fragili membra.
Autore: Saverio Chiti –
Devo fuggire…
questa non è più vita
non capisco, non comprendo
il senso di tutto questo,
dov’è la legge,
se non nella falsità
di una società che chiude gli occhi
e si volta altrove,
e nel contempo, giudica…
Spesso però qualcuno s’indigna
spreca parole, e poi, perdona,
in fondo dicono: può capitare!
Ed ecco che attorno a me
si crea il vuoto,
quel vuoto ch’è assenza
e mancanza di protezione,
quel vuoto dentro che mi distrugge
e prevarica ogni mio volere,
in fondo io: volevo solo amare.
A volte accade
qualcuno ancora dice così
se non fosse che ogni giorno
succede a troppe,
la verità è che io:
sono solo una donna!
Quanta verità in questo,
eppure sembra che a nessuno
interessi ciò che attorno
a loro accade
neanche a quelle madri
che giustificano i figli,
tutti sono lì,
pronti a generare consigli
anziché guardarsi dentro,
perché e là dove alberga
la coscienza
che si trova la giusta condanna.
Sono davvero stanca
d’essere solo una vittima,
io in fondo: sono solo una donna
una madre, una figlia
e una sorella,
oppure una semplice compagna
di carnefici senza memoria
poiché mai ricordano
chi gli donò vita;
Ora però basta,
mai più voglio leggere
di me, in un’altra storia…
© Saverio Chiti, 25 novembre 2024
Autore: La Passionaria –
Occhi a cui credere,
custodi di sogni,
che guardano
al futuro
con speranza
e amore,
ogni battito di ciglia
un nuovo inizio,
un faro che guida
nelle notti più
buie…
Cercavo una finestra
sull’anima, un ponte
di fiducia…
Per tutta la vita
ho cercato occhi
a cui credere,
affidarmi
e sentirmi al
sicuro,
ma alla fine ho
sempre
e solo trovato
i miei,
che parlano di
verità ad ogni
sguardo,
un rifugio
di pace
in cui perdersi,
un mondo di
emozioni
che non conosce
bugie.
Credevo fosse
pochezza,
invece era
ricchezza,
ho creduto fosse
debolezza,
eppure è,
e sarà sempre,
la mia
più grande
ricchezza.
Autore: mp47pasquino –
Sferza
nell’orrido pasto
tra orpelli angusti,
chi violenta…
s’abbevera nel grembo
tra strozzate grida
e ribellione,
donna trofeo da immolare.
Stride la violenza
di quell’amore cieco,
del turpe bieco
la giustizia farà sentenza.
ancora e sempre donna,
colpevole di molestare
l’istinto d’uomo,
quel porco,
nel losco di un martirio
scempia anima innocente,
vorace al desiderio
cova brace di vulcano
e stupra, non ha sentenza
o comprensione…
io uomo,
dichiaro immondo
quest’uomo e la violenza
che su nessuno sia
mai fonte d’ingiustizia e sopraffazione.
Spine sommerse,
scosse che pungono i pensieri
stanno lì a rosolare al sole,
e quando succede…
nessuno sapeva come e dove.
Eppure nella coscienza piove,
quanti nelle mura abusano
e vengono taciuti…
poi fuori succede, del perverso gioco
ne fanno uso, triste chi capita a tiro.
Vanno per strada lontano alla vita
a sfogare l’istinto fecondato tra le mura,
chi tace e sdegna ribellione per timore
o per vergogna sarà lusinga e concussione
a perpetrare il perverso gioco.
Autore: mp47pasquino
Poesia inserita il 31/10/2009
25 NOVEMBRE 2024 “GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE” ED IN RICORDO DELLE VITTIME DI FEMMINICIDIO