Il Vecchio pescatore
Autore: mp47pasquino –
Giù al porto,
si respirava il sale
ne la brezza del mattino muta.
Tra scogli bianchi al sole
i granchi brulicanti a stuolo
tintinnano le chele
come sveglie da aggiustare.
Mormorano
i gabbiani
tra i blocchi e i flussi,
qualcosa da mangiare.
Lo sciabordio che rintuzza
brezza marinara,
s’ ode come ricorrenza
di ninna nanna.
Il vecchio tesse
tele,
legando nodi
e maglie
d’ antiche trame.
Altre reti
ad asciugare
intrise di sudore
e odorosa pesca.
Tese le gomene
dei battelli al molo,
strimpellano suoni
com’arpe di sirene.
Altri…
Che lasciano profumi
colori e scie.
Tra le alghe secche
un’aroma marinaro
diffuso a tratti
Dai tramagli colmi
dallo strascico d’altura.
A sera ci si compiace
col pesce da frittura.
Il cane un po’ distante
che guaisce
per un pasto di misura.
Autore: mp47pasquino
Poesia publicata il 02/02/2009