Mia grafica indecente
Autore: mp47pasquino –
Mia penna
perché offuschi il senno
travolgi lemma,
in quel comporre stereotipato
d’immutabile cadenza,
frutto dell’ingegno
ala flessuosa a lisciar l’aria
di quel cirro ch’è argentato.
Stolta mia bandiera,
caparbia sventolante il sogno
il decader che sprona lo svettar
d’asta ch’è s’è flessa…
l’insinuar barlumi
di quiescenza per poi impennar
roride emaciate frasi, enfasi,
nello sproloquio, sfuggirti ogni mio bisogno.
Porre quell’elencare vezzi
e lezzi, quell’impronta che vergata
appare nuda, tale mia, indecenza ch’è dismessa
in quell’intercalar espresse sue flessioni
ombre e toni, di quel forzar disprezzi
elenchi costipati, articoli
in oggettiva allineata espressa.
Cataste di parole,
tra emozioni sparse, grafiti appollaiati
su quaderni e note, in quell’inginocchiare
forme di pensiero e copiose farse di parole…
in quel masticar grammaticale
ed il giacer di lunghe idee,
semplicemente… scarabocchiate.
Autore: mp47pasquino
Poesia scritta il 08/03/2011