Cheto
Autore: Saverio Chiti –
Cheto sto qui
nell’angolo del prato,
so bene che arriverai
a tarpare ali di foglie e fiori
che al sol sentirti
sui freddi sassi del viale
mesti chinano il capo
come vittime sacrificali
no tu non conosci
pietà alcuna,
d’altronde c’è il viver tuo
in quel cammino
che dal sole e l’azzurro
porta al grigio cielo
di nubi e pioggia
ah anima in pena la tua,
a fine settembre arrivi
e alla luce dimezzi il fiato,
mentre ci costringi a rovistare
in comò e armadi
a caccia di giacche
più o meno leggere
nella pesantezza
d’ogni tuo pensiero
v’è nostalgia per ciò che fu,
tutto adombri nell’anima
e nel cuore di chi t’ebbe
come alunno,
che professore di te
si manifestò, in quanto
inverno e tu autunno.
Cheto cheto, or sto qui
e d’ogni giorno assaporo
il lento scorrere del vento
giù nelllo scarno canneto,
giammai abituarmi potrò
al defluir della bella stagione
e dispormi in casa vo’
come fossi in prigione.
© Saverio Chiti, 20 settembre 2024
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