Autore: Elena Artaserse –
Archivi giornalieri: Settembre 6, 2024
Mai ti conobbi
Autore: Saverio Chiti –
Non ti conobbi
è vero, in vita non ti conobbi
ma ogni cosa so di te,
ti ho conosciuta, vissuta
tramite le parole di babbo
che ogni tanto mi parla di te,
dapprima saltuariamente
forse per pudore
poi man mano che crescevo
con descrizioni più approfondite
fino a sapere ogni cosa di te.
Sicuramente amavi babbo
ogni madre lo fa, anche la mia
sai, mamma mi dice sempre
che sono il suo amore,
quindi è così che ti immagino
profondamente innamorata
di babbo…
Oh sì, lui ti ha amato tanto
e ancora lo fa,
si percepisce dalle parole
che sceglie con cura
quando mi racconta di te,
oramai non hai più segreti
per me
è così che babbo vuole che sia,
per lui è come se tu vivessi
in me, nei miei piccoli gesti, dice che ti assomiglio
ma è del tuo gran cuore
che dice io abbia preso
ogni più recondito anfratto, tanto da assimilarne
forma e forza…
Mai ti conobbi in vita
ma tu vivi in me
nei nostri capelli neri
mossi dal vento
negli occhi azzurri
screziati di verde
e nell’animo gentile,
per non parlare del desiderio
che abbiamo in comune
di tendere la mano all’altro
e non per pietà
ma per la pura essenza
della condivisione, che fa di noi
un tutt’uno col prossimo.
Ogni giorno mi specchio
e toccandomi il viso di bimba
mi immagino di parlare con te,
sai nonna, davvero tu vivi in me
i tuoi occhi, così come i miei
hanno in sé la stessa luce.
© Saverio Chiti, 5 settembre 2024
_mai dimenticarsi delle origini della vita che in noi ha sede nel cuore e nell’anima_
Il sentiero dell’amore
Autore: La Passionaria –
Sto bene…
tra questi rami
protesi,
mossi in una
danza irriverente,
che a tratti mi
benda gli occhi,
quasi fosse un
intrigante gioco
d’amore.
Carezze a
rendermi
docile le tue
fronde,
tra deboli
intermittenze
di sole,
abbasso lo
sguardo
con imbarazzo,
quasi dovessi
condividere lo
stesso letto.
Muto il mio
tremore
nell’ascoltare,
una brezza leggera
e lo strofinio che
le foglie fanno
tra loro,
melodia che oscilla
tra i rami e i miei
sogni.
Sto bene,
al riparo dal resto
del mondo,
avvolta da
questa musica
soave,
dove le note
sono gocce di
calore,
che sulla pelle
si adagiano
lentamente,
lungo il sentiero
dell’amore.