Avalon
Autore: Saverio Chiti –
Un dì sognai d’essere
sulle rive dorate di un’isola
persa nel mare
ai confini dell’infinito,
credendo che la vita mia
fosse finita
mi guardai attorno
sperando di trovarti lì…
Incontrai amici
mancati da tempo
e anime che non credevo
avessero attraversato
tutto quel mare
per il gusto del riposo…
Il cuor mio si frappose
fra le prime luci
e il buio che saliva dai monti
alle spalle del sole,
la calma regnava in ogni cosa
e il vento, nel suo alitare
soffiava dolce
sul viso di un fanciullo…
A ritroso ripercorsi
le vie conosciute altrove
e nell’anima mia
si formò il vuoto
quel nulla che credetti
di riempire con l’essenza
della vita,
ma si sa del niente
non c’è traccia alcuna
se della vita
non se ne percepisce
quel sapido sapore
a volte così aspro
da apparire speranza
e sostanza
da vivere appieno
con chi in realtà è tua vita…
Quel giorno credetti davvero
di morire
fra le placide onde di un’isola
a me sconosciuta, se non nel nome:
Avalon mi fu detto
che si chiamava,
mistico luogo dell’onnipotenza
dove ogni anima trova rifugio
e ogni cuore ritrova pace,
così come quel senso
del giusto attraverso l’esempio da seguire…
Sì quel giorno pensai
d’esser morto
ma in realtà alla mia vita
feci una promessa:
nulla mi avrebbe fermato
se del vivere mio
ne avessi accettato
ogni mistero.
Adesso che son desto
continuo a cercarti
fra le nebbie del mare,
chissà se un domani
della mia Avalon
ne troverò l’approdo.
© Saverio Chiti, 7 agosto 2024
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