Autore: mp47pasquino –

Tra il vacuo sussurrar
bisbigli, piccoli
tenui sussurri,
flebili voci…

Una eco lontana, chiama!

Sarò avvolto a quel profumo
pregno d’essenza ed ombra,
in ciò che non è ancora evento
o scemerò nel vuoto
ad evaporar costanza.

Chi di quest’io
rinascerà qui
quale vita che mi partorirà diverso
se mi farà perso in un intreccio d’ombre
l’ennesime volteggeranno
galoppanti a volteggiar sghembe
riusciranno a ricrearmi altrove…
tra il dubbio dei richiami
e censi, respirerò 
cenere di storia
forse descriverò poesie.

Chi mi chiama!

Odo lontane voci…
seppur travaso e disadorno
Esploderò in flebili respiri
traccerò il pensiero,
in orme di profili
telai e metriche gentili…

Quale sarò quest’io, tra tanta fuffa
immerso a partorir parole inespresse
orfane ed univoche tra lontani echi,
vinto dal liquido miotico piangerò…

Mi scoprirò
uomo senza forza,
fuso nella mia sola unica lacrima
non avrò paura
affonderò ma non arretrerò
mi pianterò soffrendo
nell’immensa coltre
tra spirali
è lì che fiorirò,
tra le celesti eternità!

Autore: mp47pasquino
Poesia scritta il 03/09/2008 e riveduta il 24/06/2024