Archivi giornalieri: Maggio 29, 2024

Chi sono io?

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Autore: mp47pasquino –

Tra il vacuo sussurrar
bisbigli,
tenui sussurri,
flebili voci…

Una eco lontana, chiama!

Sarà quel profumo
essenza ed ombra,
che non è ancora evento
o scemerò nel vuoto
ad evaporar costanza.

Chi di quell’io
nascerà qui
quale vita che mi partorirà diverso
e se mi farà perso in un intreccio d’ombre
l’ennesime volteggeranno
galoppanti a volteggiar sghembe
riusciranno a ricrearmi altrove…
tra il dubbio dei richiami
e censi, respirerò 
cenere di storia.
forse descriverò poesie.

Chi chiama!

Odo lontane voci…
seppur travaso e disadorno
Esploderò in flebili respiri
traccerò il pensiero,
orme di profili
telai e metriche…

quale sarò quell’io tra tanta fuffa
immerso a partorir parole inespresse
orfane e vaghe di lontani echi,
intriso nel liquido miotico piangerò…

Uomo senza forza,

della mia sola unica lacrima
non avrò paura
affonderò ma non arretrerò
mi pianterò soffrendo
nell’immensa coltre
è lì che fiorirò,
tra le celesti eternità!

Autore: mp47pasquino
Poesia scritta il 03/09/2008

VAGHI TIMORI

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Autore: Elena Artaserse –

Le mani dalle dita sottili
come fil di ferro
capaci di tagliare un volto
con una semplice carezza.

Minacciosa come una serpe
sul punto di sputare
il suo veleno
giunge ad ogni nuova alba
la cattiveria.

in un’atmosfera di dubbi
e di domande sospese
col suo accumulato rancore
col suo respiro pungente
ed il suo alito freddo
che graffia le guance.

Giorni dal cielo pigro
e grigiastro i suoi giorni
dense le sue gocce
di pioggia sporca
che sfumano il cielo.

L’ultimo raggio di sole
sepolto impietosamente
sotto una nuvola
lenta ma implacabile
e in questa impari lotta
con la sua dose
di luci e ombre
le sue idee cupe
le sue scelleratezze
brilla in modo irritante
la cattiveria
lasciando in me
il vago timore
che possa un giorno
sfiorarti questo
ripugnante mostro
dall’anima nera.

Il mio vivere

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Autore: La Passionaria –

Senza saperlo ritrovo
me stessa,
senza volerlo,
guardandoti capisco
che,
senza l’amore ogni uomo
è inutile
perchè non si può vivere
di sè,
sei te il mio raggio di sole,
questo mio Sole, grande,
da illuminare
più di una stella cometa,
più di un intera vita,
dove tutto, dove tutto
incominciò
per una scusa amica,
per una scelta fatta o
fatidica,
che dopo tutto è stata
la più azzeccata,
di tutta un intera vita,
di tutta una salita…

Partire e tornare per
vedere e vivere i tuoi occhi,
partire da un se e arrivare
al nostro noi,
partire da un’alba delle
nostre notti,
partire dal mio istinto
ed arrivare alla ragione del
cuore,
ecco chi sei…

Chi sei tu per me…
Il mio vivere…