Autore: Rasimaco –
*
Voglio scrivere in versi
quel che non ho mai detto,
voglio vedere le cime degli alberi toccarsi,
e voglio ancora sentire
la storia degli asini che volano.
A volte fa bene al cuore
giocare con i sassolini del torrente,
facendoli rimbalzare sull’acqua,
dicono
fa dimenticare il duro della vita.
Ma tutto questo non cancella
nè spinge via lontano
il fumo che si alza
da un fuoco inesistente.
Autore: Elena Artaserse –
Avviluppati nella ragnatela
di sparse nubi
pensieri incupiti svaniscono
e si disperdono
e come cenere
muoiono nella notte oscura.
Nell’aura nuova
un riflesso
di serena tenacia
raggiunge il cuore
che non più solo
s’illumina come il pacato
sfavillio d’un gioiello antico
e può sentire
i sussulti
ed il suono della
propria anima.
Autore: Saverio Chiti –
Tu sei desiderio
essenza di gioventù
brama del mio ricordo
che non visse i tuoi anni
ma ne condivise la crescita.
Tu sei amore e anima
sei occhi che trasmettono purezza
e delicato sentimento in me
nelle frattaglie del tempo.
Sei tu, quella concretezza
che va oltre l’immagine di te,
sei semplicità di uno sguardo
che dona respiro e bellezza
nell’affanno del tempo
che scorre su parallele di vita.
Sei tu, verbo che chiosa
sui miei fogli bianchi
in quell’incedere materno
figlio dell’eterno amore di te.
Tu sei amato ricordo
che nella lussuria del giorno
ritrovo, come sentimento amato
di un amore immenso.
Sei tu madre, educatrice di gioia
infinita, e dolce rimpianto,
così è la vita, che da e toglie
alla basica esistenza di noi.
Tu sei in questa foto
nel suo esterno stupore
e nel duraturo desiderio,
tu, mia mamma, giovane battito
di un cuore di quell’amore precoce
che d’amore s’innamorò
nel dolce cammino della vita.
Sei tu, e io sono
tu eri, e io infine sarò
ma sempre con te
in quella meraviglia del tempo
nell’avvenuto passato assieme
e nella continuità
come madre e figlio.
© Saverio Chiti, 17 maggio 2024
Autore: La Passionaria –
Amo le persone semplici,
quelle che ogni mattina,
prima d’ogni altra cosa,
aprono la finestra per
accogliere il nuovo giorno,
col sorriso della gratitudine.
Amo quelle che accettano
la notte con il cuore e la
mente nell’abbandono,
dei rimpianti, dei rimorsi,
mentre alcune note
riecheggiano nella stanza
dei ricordi;
Amo coloro che ti parlano
con gli occhi,
che ti guardino senza
spogliarti l’anima,
semmai accarezzandone
i contorni;
quelle che sorridono
quando meno te l’aspetti,
mentre tu te ne chiedi
il perché,
per poi capire che è
il loro modo di dirti che
con te stanno bene.
Quelle che ti camminano
al fianco,
sorreggendosi al tuo
braccio,
come tu fossi passamano,
per farti capire che sei un
loro sostegno,
la loro forza,
il loro coraggio…
Nella mia vita saranno
sempre i benvenuti,
perchè io sono, e sarò una
di loro…
