Autore: Saverio Chiti –
Parlami, dimmi di te
nel tuo nasconderti
fra le pieghe delle mie cellule,
tu che sei come il sole
dietro la collina, alla sera…
Parlami, e dimmi
come e se vuoi continuare in me
nel confonderti con tutto ciò
che in me è pura vita.
Parlami e dimmi se vuoi
celarti ancora a quel destino
che in me, ora lascia
tracce ogni mattina,
quando allo specchio ti riconosco
nei miei occhi,
spesso così spersi…
Parlami, confidati con me
nei crepuscoli bui e così diversi
che mi ricordano i momenti passati
senza nessuna premura di te,
quando in me non viveva la paura
né tanto meno conoscevo
il nome tuo.
Tutto è strano ora, sebbene di te
non abbia più timore
se non nel nome
che come una sentenza a volte
turbi gli animi delle persone,
su parlami, or che il mio fato
sa di te
e mostrami il tuo perché,
come se tutto questo
avesse un senso.
Intanto resto seduto
su questa sedia
e guardo il bicchiere davanti a me
cercando di capire se davvero
sia mezzo vuoto
o il rimanente non è
che vita vissuta,
con la consapevolezza
di quei giorni di spensieratezza
che in realtà
erano solo un’attesa di te.
Resto in ascolto di te,
nel frattempo vivo
continuando a sorseggiare
il brioso calice
come fosse mia vita.
© Saverio Chiti, 6 febbraio 2024