Qui
Autore: Saverio Chiti –
È calda, questa notte
fa davvero caldo
eppure
adesso ho freddo
nonostante senta
sotto di me
il fuoco della notte.
Io qui
e tu, chissà…
forse mamma
starai dormendo,
forse sognandomi
quando da bambina
ti venivo incontro
ogni qualvolta
rincasavi.
E dimmi, di babbo
già babbo dov’è?
E’ lì con te
o forse come ogni volta
è ad aspettarmi giù
sul divano
con la scusa assai banale
del non riuscire a dormire,
visto che nel sonno
scalci e ti lamenti.
E dimmi, mamma
cosa sogni adesso?
Oh vorrei davvero
viverlo, quel sogno
mentre invece stanotte
per me, è tutto un incubo.
Sai mamma, adesso
fa davvero freddo,
e questa coperta
che qualcuno ha gettato
su di me
non scalda, anzi
mi fa davvero paura.
Non volevo…
sai che non avrei mai voluto
salire con chi ha bevuto
e nemmeno questa volta
l’ho fatto,
eravamo tutti sobri
te lo giuro, eppure
è accaduto,
una piccola distrazione
forse un messaggio
o il canto
che dall’auto saliva
in questo cielo
che benché nero
era striato d’azzurro.
Ora vedo l’alba arrivare
mentre io, mamma
oramai son consapevole
di non poter più
tornare da te,
chissà il babbo quanto dovrà
attendermi ancora.
Qui termina tutto di me,
chissà se ancora
vivrò nei vostri sogni,
però ti prego, mamma
fa che babbo sia
sempre vicino a te,
perciò non dolerti più
nel sonno, e tanto meno
non piangere,
che così mi fai star male.
Vivete per me, vi prego
anche se il vuoto sì farà sentire,
perché io sarò sempre lì
seppur la mia dimora
ora è qui, accanto ai nonni.
Qui, in una notte
di fine estate
ho perso ogni cosa di me,
ma non in cuor vostro
dove so, abiterò in eterno.
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