Inquietudine
Autore: Elena Artaserse
A volte scende sulla mia coscienza
una specie di foschia
come quella che sul mare
in certi giorni di scirocco
ti confonde gli occhi.
Avvolta in una bolla
senza spazio e senza tempo
tento di razionalizzare
il mio vivere ma non riesco
a cancellare il senso di precarietà
che in certi momenti mi assale
e scheggia le mie sicurezze.
Volgo lo specchio
verso me stessa e mi ritrovo
con schegge di vetro in mano.
Tu sei lo specchio
che taglia le mie mani.
Come il dolce ruggito
di una conchiglia
come un insetto intrappolato
in una goccia d’ambra
come l’acqua
di uno stagno che nasconde
nel fondo un pullulare
di vita inquieta
così sono io.