In questo esorbitar
Autore: mp47pasquino
Cadde l’asse,
in diagonal trafisse
settori e membra scisse,
droni
umani a quantificar
padroni.
Tomi
sommi, esposti al vacuo,
cime tempestose
di un proficuo
l’andar festose
in questo esorbitar…
leggi e testi a scarnificare
lo svellar di corpi sull’altare
il triste andar.
Pingue bolgia
tra voci altisonanti
e frastuoni scissi da lamenti
orde disperate
dall’apparire indegne
al vaglio tra gerenti
tramogge d’emozioni pregne
ed il galleggiar in vasche
di emeriti miracolati.
Giunte quelle mani
di nodose lagne
tra dita arcuate
disperate
del dolore insegne.
Tesse
quel telaio spola
del bello,
l’unica, la verità la sola
di questo gesticolar di mani
una carezza, tange…
dell’oggi l’uomo che piange
il suo domani.
Poesia scritta il 06/01/2012
Immagine presa dal web Google immagini