La macchina del tempo
Autore: mp47pasquino
Medesima la sorte
al mio respiro,
gocce disperse al vento
Lacrime amare,
consumate al bacio dei ricordi.
E tu chi sei?
Chi eravamo?
Ora ricordo…
sola come me,
desiderosa e fai la corte,
non ti fermare non aprire le tue porte…
ricordo…
al trono ho asperso, giovinezza
tra le canne giocavano a fare i grandi
quanti ricordi affiorano in quel fruscio,
il vento…
le canne che scuoteva ne la brezza,
tra le foglie attorcigliate,
noi giocavamo a fare i grandi…
che innocenti,
eravamo stretti,
stretti fingevamo
mimando quello che appariva,
spiando fidanzati,
ci baciavamo…
quali colpe avevamo innocenti bimbi,
anche il sospetto che rimaneva
e il timore di prendere le botte…
il tempo passa e macina la vita
ora non è tempo di giocare
per dignità chi potrò mimare
se solo vivo tra le ali del ricordo
ora ti vedo, sola come me…
mi guarderò allo specchio e scoprirò
se ora sono quello che vedevo da bambino…
sognando la macchina del tempo.
Poesia scritta il 22/05/2009