Penombre di un Olocausto
Autore: mp47pasquino
Penombre
sparse tra i ricordi
Grovigli, sterpi
e unghie che ti mordi…
Oscillano tra pensiero
e la ragione
Che grava, a fecondare serpi,
questo mondo di depravazione.
Dolenti
Dardi di speranza assisi
Tra le smorfie ed i sorrisi,
i silenzi tra le mura…
e chi arretra di paura.
E tu solo senza una ragione
arranchi a disperare cura
Anche quando il dolore…
Tutto tinge nero
come il suo colore
tu arranchi e falci
senza una ragione
Remore
disarcionate al tempo,
spinte d’atroci sofferenze,
inondano d’amaro anche i nostri giorni…
Del tempo e della memoria, sordi,
gli animi crudi, che insozzano la vita,
ancora oggi fosse, nel divario
come se nulla fosse
dell’immemore travaglio,
il cancellare vite…
questo qui,
il calvario…
truci insegne
composte al cimitero
stanno li a svettare
raschiando il paradiso
e le coscienze avvolte nel rosario
in chiesa assise
a chiedere perdono!
scrita il 28/01/2009
Nota: Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.