Qui giace l’uomo
Autore: mp47pasquino
Vestigia
di lontani canti
l’istoriar l’antichi padri
in fregi scalpellati ad arte
tra marmi, dipanano quei ricordi,
l’effigie e le vestigia
di eroi e cavalieri d’arme.
Torme
di popolani all’umil passo
della vita
il suggellar al tempo
onori e vanti
ed il riverir le gesta
affina menti e storia.
Degli umili
quel dir non basta
tra quei fumi edulcorati al tempo
scaglie di pietra tumulate
svettar
dimenticanza.
Lo sgrondar memoria non darà
onore ed epitaffio…
qui giace l’uomo:
lembo umano asservito al vento
a te il perpetuar la carne
a cui non è data l’eccelsa riverenza, si concessa,
solo ad eroi.
A te dono
eterna stima e riverenza per averci preceduti!
A te
uomo qualunque di tutti i tempi
glorificherò lo scritto
io
uno dei tanti che passerà l’anonimata via.
Poesia scritta il 06/11/2010