Tu, donna
autore: Ardoval
Tu, donna,
ispiratrice di versi in rima
e di poesie in prosa.
Tu, conchiglia di fiori
che germoglia i figli del mondo,
e ne allatta i sogni,
con la carezza di uno sguardo,
e ne stempera il pianto,
con il sorriso di un abbraccio.
Tu fragile ma forte,
che barcolli, cadi, ti rialzi,
tra silenzi ed affanni
e cattiva sorte.
Tu, cuore graffiato,
da chi dolce appare
e amaro si rivela,
quando il tuo affetto tradisce,
lo calpesta, lo ferisce,
e lo pretende ancora
con l’arroganza del padrone.
Tu, amore sfregiato
da chi tocca la tua bellezza
ne stropiccia il fiato,
senza averne il permesso.
Tu, spesso, illusa, usata,
delusa e lasciata sola
ad aver cura
del seme della passione,
a subire pure l’onta
d’essere giudicata
amante di professione.
Tu, applaudita fata,
quando la verità taci.
Tu, chiamata strega,
quando la bugia neghi.
Per te, gentil donna,
vorrei, ogni giorno,
e non solo in quello delle mimose,
scrivere
le parole belle di una canzone,
innaffiare
una pianta di tenera rosa rossa,
soffiarti sulla pelle
una cascata d’aria fresca.
A te, sensibile creatura,
chiedo scusa e perdono,
per essere anch’io di genere maschile,
anche se di altro agire.
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