Filastrocca dell’albero della cuccagna
C’era una volta la sagra di campagna
dove si allestiva l’albero della cuccagna;
in pochi oggi sanno che gioco è
e se continui a leggermi ti spiego cos’è.
Il nonno vi giocava quando ancora era ragazzo,
agile come un gatto e forse anche un po’pazzo,
s’arrampicava sul palo unto tutto di grasso
avvinghiato forte e facendo un po’ il gradasso.
L’intento aveva di giungere in alto fin lassù
dove era appeso molto, di tutto e ancor di più,
ma oltre l’equilibrio occorreva anche coraggio
per arrivare infine a salsicce e pure formaggio.
Un poco risaliva e un poco scivolava,
ma senza mai arrendersi ancora s’avvinghiava
e senza alcuna corda e senza alcun legame
arrivava ad afferrare almeno un salame.
Solo chi era agile come una scimmia
riusciva a fare del cibo una vendemmia,
leccornie, prosciutto e ancora salame
per soddisfare l’orgoglio e financo la fame.
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