Ode a Raffaello Sanzio, metamorfosi d’un genio
Pittore della grazia;
in bottega, con pennelli
intrisi di pigmenti, dipingesti
idee poetiche su tele e pale,
che gli esseri umani
dal Rinascimento
a noi, in modo reale,
s’accozzarono e s’accordarono
per cotanta bellezza,
nel mondo conosciuto
d’ogni parte, in cui fosti
per potenti e non
summa eccelsa
d’arte;
tra paradisiache madonne,
mettesti a nudo
la Fornarina
musa di dolce sensualità,
perla luminosa
tramandata nei secoli
all’umanità.
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