Albe e tramonti
Tale a piuma prigioniera d’uragano
così la mente trascinata va’ lontano,
esile forma e iniqua resistenza,
fiocco di neve o goccia strattonata a oltranza.
Spazio che si disintegra in mero momento
col tempo che tramuta eco in lamento,
volti di parenti, amici o comparse,
compagni di viaggio sul folle treno in corsa.
Impeto d’acque a rovinar nel fiume,
detriti, sassi e sterpi e financo piume,
albe e tramonti alternati in cielo
con brina, smog o nubi a formare velo.
Pleniluni d’incanto ma pur di soli eclissi
poi… a rimirar rughe che screziano riflesso
rimpiangi così la fanciulla ingenua e sprovveduta
smarrita nel caos e carosello ch’è la vita.
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