All’esteriore abbaglio
autore: mp47pasquino
Ecco l’abisso
e giunge al passo
tutto ciò che teme
forse un solo attimo, un lasso
e il tutto che si regge nel suffisso.
Brancola il donde all’uomo,
che dallo stanco andare bruca
il levitar d’ eventi e cede…
all’invertebrato scempio.
Bussa saccente ad indicar
la prostra via,
al sorger vezzo d’una sola litania
e sciolto il nodo
e scava il modo
che d’alitar quel controluce
fatuo, serpeggia avvolto
all’esteriore abbaglio.
Brulica incerto
il donde
offuscato il poi, e l’andar deserto
anche il sol desunto,
che al tutto tace e non risponde.
Trovami al solcar di vette
tra l’elevar di ali, credi infine
anche se non senti aliti di vento
anche se l’ali ti rimarranno adunche…
tu volerai.
Non vedi il mio destriero
spinto al gioioso galoppar, si fiero
sente briglia sciolta ma non indugia…
or dunque segui la mia scia devi aver fiducia.
Giunto al turbinar,
dell’ebbro picco…
vibra,
particola s’accende e vola
non di corpo, ma d’ali la sua mente
libra.
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