La fontana dei due fiumi
“Se avessi cinquantatre minuti da spendere”,
disse il piccolo principe, “me ne andrei lentamente
verso una fontana…”.
Ebbene sì,
calpestando le ombre
m’incamminavo
verso la fontana dei due fiumi
di notte, nella quiete
e sul silenzio
delle mie emozioni,
mentre l’acqua scandiva
tremula
la sua vivace
e cromatica danza
nell’assonnata
piazza.
Il potere magico
di quel prezioso elemento,
scorreva vitale
nelle cannule dei bronzi
Secchia e Panaro,
al par del sangue nelle vene,
per adagiarsi nel bacino sottostante
come fonte battesimale
della città.
L’acqua riprendeva a zampillare
e d’acchito scriveva maestosi
ghirigori di felicità.
Concerti di voci
che saziavano il cuore!
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