Fontana dei due fiumi a Modena
di Sergio Camellini
“Se avessi cinquantatre minuti da spendere”,
disse il piccolo principe, “me ne andrei lentamente
verso una fontana…”
Ebbene sì,
calpestando le ombre
m’incamminavo
verso la fontana
dei due fiumi
di notte,
nel silenzio
e sul silenzio
delle mie emozioni,
mentre l’acqua scandiva
tremula
la sua vivace
e cromatica danza
nell’assonnata
piazza.
Il potere magico
di quel prezioso elemento,
scorreva vitale
nelle cannule dei bronzi
Secchia e Panaro,
al par del sangue
nelle vene,
per adagiarsi nel bacino
sottostante
come fonte battesimale
della Città.
Appresso, l’acqua riprendeva
a zampillare
e d’acchito scriveva maestosi
ghirigori di felicità.
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