constatar che tutto un gran sognare…
Ecco impazzire le parole…
esempi estemporanei, che sparano per immagini associate…quasi un far di pazzo tutto all’improvviso
a far da liturgia espansa, bombe di lacrime, come fossero coriandoli a carnevale…
Questo il narrar di: “Una scrosciata in pianto…a viso aperto”
Ecco gli occhi…
stanno imposte ciglia
come persiane astratte
tese come ombrelli…
a parare lacrime contratte
simili ad orpelli…
astratte
nell’esploso pianto…
un canto giunto a dilaniare
di quelli che nemmeno i fiumi san parare
tra divelte ciglia, stanno a rotolare…
e giù improperi
a crinare quei cristalli che fino a ieri
sostavano impavidi, ialini
di quante chiavi han bisogno porte
per serrar la sorte
aprir la via ingiunta dai casini
per poi volar giù dai burroni
e constatare…
che c’è gente inerme li a guardare
saranno i tempi di quel maturo andare
dove i sogni faranno da padroni
dove il bene goccia da alambicchi
tra tante volpi e stuoli di ladroni
e che sarà della livella, dei tanti ricchi
veder gli agi da azzerare
ch’è tutta un’utopia
il constatar che tutto un gran sognare…
Ecco crisi d’astinenza o voglia d’attenzione o meglio ancora dare di pazzo a ticchettare tasti…
e quanti esempi luminescenti a lampeggiar tra righe e strofe dove il consolare fa da sponda
come a scrivere a chi la fa più grossa parata in bella vista…
ebbene il pazzo. conquista scena in un partenio affusola parole sfuse tra le più abuse, un solfeggiar di trite a rosolare per il gusto di chi s’accontenta senza ostacolare…
allora giù rime a smielare…
un reiterare sistematico di idiomi da scopiazzare del tipo del parco ristretto riservato al parcheggiare ma con un ingresso da far sognare e poi ti ritrovi nel solito cesso a urtare gomiti, costretto al trito di turno, al belloccio e caruccio di rito del tipo meglio fare così che almeno mi leggono e mi votano, tanto è questo l’andazzo se vuoi essere d’apprezzo di quelli che fanno tiro che vanno sempre in giro, di quelli che guarda non sai chi sono io…poi in fondo cosa dico…un tanto per, per poi tornare a stare zitto e magari anche rompere i così detti zibidei…si poi torno normale e poi vediamo chi c’ha capito un tubo!
mp47pasquino ore 03.30 Lunedì 21/11/2016
un anno fa scrivevo questo ed oggi 11/11/2017 ho incrementato ulteriormente quella che era accennata pseudo poesia al centro!
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